INCONTRO INTERESSANTE
La biodiversità speranza per l'agricoltura futura: se ne è parlato a Fasano
Si è tenuto, nella sala convegni della cooperativa 'Progresso Agricolo', un interessante convegno organizzato dalla Confederazione Italiana Agrcoltori
FASANO - Si è svolto ieri pomeriggio (martedì 7 ottobre), nella sala convegni della cooperativa "Progresso Agricolo" a Fasano il convegno dal titolo "Ricercati" organizzato dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Puglia e “Agricoltura è vita srl”, insieme con l'Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, Sinagri srl Spin Off dell'Università degli Studi di Bari, Coldiretti, Impresa verde srl, Confagricoltura e Confcooperative, tutti partner di tre “Progetti integrati per la Biodiversità”, denominati Re.Ge.Fru.P., Re.Ger.O.P. e Re.Ge.Vi.P., che riguardano la salvaguardia in Puglia di varietà coltivate a rischio di estinzione, in particolare di fruttiferi, olivo e vite.
Dopo una breve introduzione del presidente provinciale della Cia Giannicola D'Amico e il saluto istituzionale portato dal sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo, sono stati Pasquale Venerito del Crsfa "Basile-Caramia" di Locorotonto e Giuliana Loconsole del Cnr Istituto di virologia vegetale a Bari a illustrare ai presenti alcuni aspetti tecnici.
Hanno spiegato come la sicurezza alimentare e l'autosufficienza dipendono dalla disponibilità di diversità genetica delle colture. Negli ultimi decenni si è puntato, a causa della crescente richiesta di produzione di cibo, su colture ad alta resa che sono andate a sostituire varietà locali, con conseguente erosione dell'agro biodiversità, il cui declino ha reso il sistema di produzione alimentare estremamente vulnerabile. Oggi c'è la necessità di invertire questa tendenza. La biodiversità coincide con il capitale naturale ed è definita come l'insieme di informazione genetica, quantità e varietà degli ecosistemi, nonché delle funzioni che in essi si realizzano (Pearce e Turner 1993). Parte essenziale della biodiversità è rappresentata dalla agro-biodiversità. La tutela, la gestione e la valorizzazione della diversità genetica delle specie coltivate sono divenute, pertanto, questioni di primaria importanza.
Tra le specie caratterizzate da una spiccata biodiversità (da un germoplasma ricco), l'olivo, la vite e molti fruttiferi. Pertanto, al fine di salvaguardare, gestire e valorizzare la biodiversità del patrimonio olivicolo, viticolo e frutticolo pugliese, è necessario effettuare studi e analisi di carattere genetico, pomologico, sanitario, tecnologico, storico e socio economico con l'obiettivo generale di produrre conoscenze basate su evidenze sperimentali e oggettive e, più specificatamente individuare, caratterizzare, raccogliere, catalogare e conservare materiale vegetale a rischio di estinzione. L'uomo ha imparato a capire negli ultimi anni, quanto sia importante la biodiversità per permettere uno sviluppo sostenibile delle sue attività. Anche l'agricoltura, dunque, può e deve soddisfare le necessità umane in modo sostenibile, mantenendo integre le risorse naturali ed evitando la degradazione dell'ambiente, per non compromettere lo sviluppo delle generazioni future.
Il progetto integrato “Recupero del Germoplasma Olivicolo, Viticolo e Frutticollo Pugliese” nasce proprio in risposta a queste esigenze e mira a dare un contributo alla biodiversità pugliese attraverso la catalogazione, la caratterizzazione, la conservazione, il risanamento del germoplasma locale, la valutazione economica dei servizi erogati e l'indagine storica e sociale degli usi dei prodotti e sottoprodotti delle specie olivicole interessate. L'obiettivo è la tutela della biodiversità, ma anche del patrimonio storico, ambientale e culturale regionale di cui l'olivo è parte integrante. La finalità del progetto integrato è quella di rintracciare e conservare germoplasma per tutelare la biodiversità, per “mettere a sistema” le conoscenze attuali e per ampliarle ma anche per contribuire allo sviluppo della filiera e allo sviluppo delle comunità agricole e rurali pugliesi. La finalità del progetto è perseguita attraverso la realizzazione di una serie di fasi. La prima fase è quella di studiare la distribuzione e l'estensione della variabilità genetica presente sul territorio pugliese sia attraverso ricerche storiche, bibliografiche, culturali e archivistiche condotte nelle biblioteche e negli archivi pubblici e privati della Regione, sia con ricerche sul campo e in laboratorio.
Obiettivi dei progetti Biodiversità sono quelli di sviluppare la raccolta di conoscenze e la raccolta di materiale vegetale a rischio di estinzione, la sua individuazione sul territorio e reperimento, la sua caratterizzazione, moltiplicazione in condizioni di sanità, conservazione e catalogazione; rafforzare un sistema di conoscenze basato su banche dati o inventari già esistenti o in via di definizione
Perché conservare l'agrobiodiversità di interesse agrario? Gli esperti hanno sottolineato le ragioni storiche, culturali, etiche educative e didattiche oltre a quelle scientifiche ed economiche. La biodiversità rappresenta un'opportunità irrinunciabile per l'intera economia del Paese grazie a nuovi prodotti (frutti, oli, vini) per mercati, alla maggiore redditività e minore competizione.
Insomma una speranza per gli agricoltori soprattutto meridionali e una lezione educativa e culturale per le giovani generazioni. Un obbligo morale nei confronti di queste ultime per tramandare una biodiversità unica.
di Redazione
08/10/2014 alle 06:47:24
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