PER NON ABBASSARE LA GUARDIA
L'importanza della sensibilizzazione stradale firmata Aguvs
Alcuni professionisti ed esperti hanno parlato di sicurezza stradale e altri argomenti durante l'incontro organizzato dal sodalizio presieduto da Katia Schiavone
Il tavolo dei relatori
FASANO – Parlarne cento, mille, centomila volte: il salvare anche solo una vita umana dalle insidie della strada ripaga di sforzi e sacrifici. Katia Schiavone, presidente della sezione fasanese dell'Aguvs “Flavio Arconzo”, è una di quelle donne forti e tenaci che sembrano non temere niente e nessuno. Chi la conosce bene sa che è così ma sa anche che porta dentro di se un dolore eterno che nessun impegno sociale potrà mai alleviare. Da quando il 18 ottobre del 2006 ha perso tragicamente suo figlio, il 17enne Flavio Arconzo, a causa di incidente stradale provocato da un “criminale della strada” che non rispettò le regola di precedenza, la sua vita è cambiata. E ora il suo scopo è che queste tragedie non accadano più.
Anche ieri (sabato 26 maggio), al Laboratorio Urbano, ha organizzato un convegno di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Al tavolo, oltre al moderatore, il giornalista nonché direttore di Osservatoriooggi.it Alfonso Spagnulo, anche diversi esperti in altrettanti settori: l'avvocato Valeriano Legrottaglie, la psicologa Sandra Legrottaglie, l'istruttore di scuola guida Francesco Perrini e l'agente di Polizia municipale Fabrizio Zizzi. Ognuno, a modo suo, ha contribuito ad arricchire ma soprattutto a non far sentire soli gran parte della platea in cui era facile riconoscere i parenti di molte vittime della strada fasanesi. Hanno il dolore stampato nello sguardo, impossibile cancellarlo. Sono stati anche trasmessi alcuni spot di sensibilizzazione ma la parte da leone l'hanno fatta, come detto, i relatori.
L'avvocato Legrottaglie ha esordito come nuovo assistente legale del sodalizio. Il giovane professionista ha riportato alcune sue riflessioni sull'incontro sottolineando come ci siano buchi nell'ordinamento legislativo italiano che verrebbero colmati quando sarà introdotto il reato di “omicidio stradale”. La dottoressa Sandra Legrottaglie, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come sia importante lavorare alla base comportamentale soprattutto dei giovani i quali, spesso e volentieri, amano il rischio e le emulazioni. Perrini ha spiegato il suo delicato ruolo di “educatore della strada” concludendo che anche i genitori debbano contribuire all'educazione stradale dei loro figli. Zizzi ha narrato di come a Fasano, nel corso degli anni, sia aumentata le sensibilità nelle scuole per l'educazione stradale. Negli ultimi 15 anni si sono fatti passi da gigante in questo senso il che lascia sperare per il futuro. Infine Katia Schiavone che partendo dalla sua esperienza ha impartito una lezione di vita. Un discorso senza fronzoli, diretto, iniziato con il sottolineare la grave assenza in sala di istituzioni come le forze dell'ordine e dirigenti scolastici. A proposito di istituzioni sono intervenuti il sindaco di Fasano Lello Di Bari e l'assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati che ancora una volta ha sottolineato come per lui la tutela dell'essere umano è prioritario rispetto a qualsiasi altra cosa. Il riferimento è alla tante difficoltà burocratiche e ambientali a cui devono spesso far fronte opere importanti come la messa in sicurezza di tante arterie stradali. Spesso i progetti vengono bloccati anche per un solo albero da spostare. “E questa non è colpa degli amministratori” ha ribadito Amati che ancora una volta ha mostrato sensibilità sull'argomento. Amati, prendendo spunto da “La preghiera di Aiace” contenuta nell'Iliade, ha poi espresso un suo personale ed apprezzato messaggio di speranza. Un saluto è stato portato anche dal presidente nazionale dell'Aguvs Tina Falco
di Redazione
27/05/2012 alle 10:08:46
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