STORIE ITALIANE
Due anni fa l'incidente ferroviario a Pozzo Faceto ma il cavalcaferrovia resta un sogno
Il 24 settembre del 2012 un Frecciargento investì un camion abbandonato sui binari dopo che le sbarre si erano abbassate: il macchinista rimase ucciso
FASANO - Due anni fa, il 24 settembre del 2012, Pozzo Faceto fu teatro di un tragico incidente ferroviario. Al passaggio a livello posto sulla strada che collega la piccola frazione fasanese a Torre Canne un treno Frecciargento proveniente da Roma investì un autoarticolato abbandonato dal suo autista in mezzo ai binari dopo che le sbarre si erano abbassate. Nell'incidente perse la vita Giuseppe Campanella macchinista del treno.
Quel tragico episodio fece accelerare i tempi per porre fine ai pericoli che creava il passaggio a livello tanto che ad un anno di distanza questo venne dismesso e quindi chiuso definitivamente. Ovviamente i disagi creati alla popolazione della frazione sono stati tanti ma la comunità di Pozzo considerò la cosa come una scossa per accelerare i lavori di realizzazione del cavalcaferrovia. Cosi non è stato. Infatti ad un anno di distanza dalla dismissione definitiva niente è stato fatto. Varianti presentate, sondaggi sul rilevato e altre prassi burocratiche hanno allungato i tempi mentre la popolazione di Pozzo Faceto attende ancora l'inizio dell' opera.
A giugno di quest'anno grazie all'interessamento del consigliere regionale Antonio Scianaro spronato da Ivan Sibilio, cittadino attento ai problemi della sua frazione, si è riusciti ad ottenere quanto meno un incontro con il Commissario della provincia Cesare Castelli. Vi parteciparono, oltre a Scianaro e Sibilio, anche il dirigente ai lavori pubblici della provincia Vito Ingletti e Rino Camerlengo titolare di un'attività della frazione. Il commissario si dichiarò sin da subito esterrefatto e chiese delucidazioni ad Ingletti del perché dei ritardi. L'esito dell'incontro fu per certi versi positivo tanto più che si parlò addirittura della rotatoria della statale 16 che dovrebbe nascere all'incrocio per Pozzo Faceto e Cisternino. Il commissario Castelli riuscì a strappare la promessa all'ing. Ingletti di far partire subito la realizzazione del cavalcaferrovia e comunque avrebbe controllato personalmente che si iniziassero i lavori in quanto di passaggio in treno tutte le settimane.
Nel mese di luglio il Commissario, vista l'opera ancora ferma, impose alla direzione lavori di iniziare con il progetto approvato senza aspettare l'esito della variante avallandola definitivamente. Il 20 luglio qualcosa iniziò a muoversi ma l'illusione durò ben poco per gli abitanti di Pozzo Faceto. Infatti di li a dieci giorni, dopo aver fatto un po' di movimento terra, l'impresa appaltatrice e i suoi mezzi sono scomparsi dal cantiere. Si pensava ad un periodo di ferie ma ad oggi, 24 settembre, mentre ricorrono i due anni dal tragico incidente, è ancora tutto fermo e ci si continua a fare domande per capire perchè quest'opera non riesca a partire.
di Redazione
24/09/2014 alle 07:09:00
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