SANITà ALLO SBANDO
Polemiche sull'ospedale di Fasano: ecco cosa prevedeva la bozza incriminata
I due consiglieri regionali fasanesi Amati e Scianaro hanno polemizzato, ognuno dal proprio punto di vista, su un atto ufficioso
FASANO - E' un atto fantasma: nessuno lo ha visto ma tutti ne parlano. Parliamo della bozza del nuovo piano ospedaliero messo a punto dalla Regione Puglia e che, almeno per quanto concerne Fasano, prevedeva il colpo di grazia per l'ospedale di Fasano mentre per altre realtà vicine (vedi Monopoli e Martina) la situazione era decisamente migliore. Solo che di questa bozza, come detto, se ne sente parlare molto perché ha già sollevato un vespaio di polemiche. Protagonisti di queste ultime, nella giornata di ieri (venerdì 19 settembre), i due consiglieri regionali fasanesi Fabiano Amati e Antonio Scianaro. Quest'ultimo aveva attaccato in modo deciso la maggioranza di governo regionale in quanto avrebbe penalizzato realtà del brindisino come Fasano e Mesagne. Amati, dal canto suo, aveva risposto sottolineando come si stesse parlando di aria fritta in quanto la bozza del piano era già stata cestinata anche perché se così non fosse stato la sua reazione sarebbe stata eclatante.
Ma cosa c'era scritto in questo abbozzo di piano? Se vogliamo essere sintetici diciamo che l'ospedale di Fasano sarebbe stato chiuso definitivamente. Dopo il declassamento a plesso ostunese di qualche tempo fa l'Umberto I sarebbe uscito dalla geografia della rete ospedaliera e diventare un Presidio territoriale di assistenza cioè una struttura poliambulatoriale con una residenza sanitaria assistita di 40 posti letto, un'unità di degenza territoriale adulti di 12 posti e una pediatrica di 8 posti. Se non si è ancora capito la degenza territoriale è una struttura sanitaria extraospedaliera distrettuale sì destinata alla degenza ma con la funzione di fornire assistenza sanitaria a quei pazienti che non necessitano di ricovero vero e proprio ma che possono risolvere i loro problemi a casa. Insomma l'ospedale diventerebbe un enorme ambulatorio.
Amati, quando ha letto cosa sarebbe diventato l'ospedale della sua città, non ha perso tempo e si è subito fatto sentire con il suo amico, l'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia, ricordandogli gli impegni presi dalla Regione nei confronti di Fasano: l'ospedale Umberto I non si tocca fino a quando non nascerà il nuovo ospedale tra Fasano e Monopoli. Bisognerà ora vedere il giro di consultazioni che lo stesso Pentassuglia ha in programma con i sindaci delle cittadine interessate dal nuovo piano di riordino e se, come sembra, la bozza, per quanto concerne Fasano, è già stata cestinata.
di Redazione
20/09/2014 alle 06:13:39
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