Fabiano Amati: 'L'ospedale di Fasano non sarà ridimensionato: chi afferma il contrario è un parolaio'

FASANO - “Per l'Ospedale di Fasano ci sarà pericolo di ulteriore ridimensionamento quando mi vedrete promuovere agitazioni. Quando cioè sarò costretto a chiamare a raccolta nella lotta i miei concittadini, per contrastare eventuali scelte irrazionali. Fino ad allora vorrà dire che non sta succedendo nulla e il palcoscenico sarà tutto appannaggio dei parolai". A parlare è il consigliere regionale Fabiano Amati, in riferimento alle voci di in presunto declassamento e riduzione di posti letto all'Ospedale di Fasano.

“L'unica cosa che è accaduta in questi giorni - spiega Amati - è una dissennata bozza tecnica di rete ospedaliera presentata alla Regione dalla Asl Brindisi, e resa oggetto di confronto politico dall'assessore regionale Donato Pentassuglia. Quella bozza, già bollata di ingiustizia e inappropriatezza dai maggiori gruppi della maggioranza consiliare in Regione (Pd e Sel), non è nemmeno in discussione. Qualora a qualcuno dovesse venire in mente di riprenderla, valorizzarla e adottarla in Giunta regionale, troverà l'accoglienza della mia più determinata e risoluta protesta. In materia di rete ospedaliera è per ora in vigore la delibera della Giunta regionale del 2012. Quella dotazione di posti letto e specialità non può essere toccata da nessuno, anche in vista della costruzione del nuovo ospedale. Ad evitare, cioè, che fatto l'ospedale nuovo non si sappia, poi, chi e cosa metterci dentro. Questo è tutto. Il palcoscenico può ora tornare ora ai parolai, ai profeti di sventura e alla speculazione politica. Io parlo solo di atti amministrativi, possibilmente adottati. Di questo e solo di questo rispondo nei confronti dei miei concittadini.”

Le parole del consigliere regionale fasanese sono, probabilmente, una risposta forte a quanto aveva dichiarato sull'argomento l'altro consigliere regionale di Fasano Antonio Scianaro. “Il Piano di riordino dei posti letto per la Provincia di Brindisi è uno sfregio inaccettabile alle città di Fasano e Mesagne ed è evidentemente l'ultima trovata del centrosinistra che, in vista della campagna elettorale, cura i territori di appartenenza dei suoi maggiorenti e umilia gli altri - aveva detto Scianaro in una nota - Ecco il modus operandi del centrosinistra”, prosegue. “Tagli e riordini fatti senza alcuna logica, se non campanilistica e questo è inaccettabile. Ben vengano i miglioramenti nelle strutture già esistenti e che dovrebbero essere di eccellenza del servizio, ma questo non può corrispondere all'annullamento dell'offerta sanitaria in altre realtà. Tra l'altro, nelle more dell'altro investimento per l'ospedale di Monopoli-Fasano, per il quale ci vorranno almeno 7 anni, non è pensabile lasciare scoperto un territorio così vasto e densamente popolato. In più, la Commissione consiliare di Fasano aveva preso una posizione molto diversa a riguardo, spendendosi perché fossero attivati i posti previsti. Una posizione attentamente discussa anche con la direzione generale della Asl e la struttura tecnica che avevano dato ampia disponibilità. È stato tempo sprecato, giacchè hanno partecipato alle riunioni ben sapendo che la decisione sarebbe stata un'altra. A questo punto faremo battaglia contro un piano scellerato e ingiusto orientato solo alle convenienze elettorali del Pd. Il centrosinistra non ha ancora compreso che non si fa propaganda sulla pelle dei cittadini, utilizzando la sanità”.