ACCESA POLEMICA
Vito Bianchi sul piede di guerra per l'uso della tassa di soggiorno
Il rappresentante del movimento 'in Comune', alla luce della protesta degli albergatori, spinge il governo cittadino a riflettere sull'impiego degli introiti
FASANO - “Credo che le proteste degli albergatori, espresse in queste ore, sull'utilizzo della “Tassa di soggiorno” debbano spingere il governo cittadino ad aprire almeno un momento di riflessione sull'argomento”: è questo il parere di Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune”.
“Nel recente consiglio comunale dello scorso 2 settembre, infatti, con un'apposita interrogazione – spiega l'archeologo e scrittore – abbiamo sottolineato come tale tassa dovesse essere destinata ad azioni atte a promuovere il territorio ed a favorire lo sviluppo delle attività turistiche che possano avere una ricaduta economicamente positiva e duratura sul comprensorio comunale, dalla collina al mare, passando per le varie realtà della piana.
Nel constatare che l'introito complessivo della “Tassa di soggiorno” ammonta per il 2013 a circa 341.000 euro, ci siamo preoccupati di chiedere esplicitamente lumi al vice-sindaco facente funzione e all'assessore competente, al fine di sapere, testualmente: 1. quale quota della “Tassa di soggiorno” 2013 sia stata ad oggi impegnata ed erogata dall'amministrazione comunale; 2. a quali iniziative siano stati destinati gli introiti derivanti dalla “Tassa di soggiorno”, con quali motivazioni e con quali ritorni concreti; 3. se il governo cittadino intenda destinare almeno una quota della “Tassa di soggiorno” per salvare dallo stato di decadimento e abbandono il Parco delle Rimembranze-Villa Comunale e il centro storico di Fasano, la cui valorizzazione, oltre a rappresentare immediatamente un “biglietto da visita” da porgere ai turisti che decidono di visitare il nostro territorio, potrebbe avere effetti positivi sulla collettività, ponendo un argine all'abbrutimento che sta attanagliando la nostra comunità per la miopia o il disinteresse del governo locale nei confronti del bene comune e del benessere, anche sociale, dei cittadini.
Riteniamo, in effetti, che il comparto turistico meriti una gestione attenta e sapiente, tale da coniugare gli interessi degli imprenditori del settore con il ritorno positivo sulla comunità fasanese. E invece, la risposta frettolosa e seccata del vice-sindaco, che ha sorvolato totalmente su “motivazioni” e “concreti ritorni” relativi alle erogazioni fin qui effettuate, ci ha confermato come l'amministrazione in carica abbia un'idea tutta particolare dell'uso della tassa di soggiorno, elargita a pioggia per iniziative che quasi mai, a nostro giudizio, hanno a che fare con il turismo. Inaugurare un confronto sull'argomento credo che non potrà che giovare a tutti gli attori coinvolti in quello che consideriamo un comparto importante per l'economia del nostro territorio”.
di Redazione
11/09/2014 alle 19:10:09
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