ATTO FINALE
Sipario sulla 44esima Mostra dell'Artigianato Fasanese: vincono le nuove idee
Con la premiazione di progetti innovativi e gli stand più belli va in archivio un'edizione rinnovata e di successo
Foto Annarita Casale
FASANO - Si è chiusa ieri sera (domenica 24 agosto), tra applausi ma anche qualche polemica, la 44esima Mostra dell'Artigianato Fasanese. La serata, coordinata dal giornalista Martino Grassi, ha visto la partecipazione del sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo, degli assessori Donato Ammirabile, Giuseppe Angelini e Renzo De Leonardis, del consigliere regionale Antonio Scianaro e di monsignor Carmelo Carparelli. Proprio De Leonardis, da tre anni, è stato affidato il compito di organizzare la campionaria silvana con il giovane amministratore che profonde impegno ed energia. Un anno zero della mostra, il 2014. L'assessore alle attività produttive ha voluto dare una svolta affidando il compito di "rimodernare" la manifestazione a due giovani architetti, Veronica Giannandrea e Gianni Trisciuzzi. Una scommessa vinta, visto l'apprezzamento generale, che segna, come detto, l'inizio di un nuovo modo di pensare l'artigianato.
Emozionatissimi, i due professionisti, sono stati protagonisti anche della serata finale (aperta da alcune allieve della scuola coreutica Oltredanza di Pezze di Greco che hanno proposto una coreografia di Roberta Ferrara) che ha visto, come momento clou, la passerella di tutti gli espositori per ricevere un meritato applauso dal pubblico presente e la premiazione dei due concorsi collegati alla Mostra, ovvero "Idee a regola d'arte" e "Migliore stand espositivo". Per i vincitori la partecipazione gratutita, con un proprio stand, alla "Exhibition Elite" di Roma (manifestazione di arte e artigianato di Roma organizzata da Elena Colucci, presente ieri sera, che si terrà dal 17 al 19 ottobre prossimi) per il primo concorso e la partecipazione ad "Artigiano in Fiera" (la più grossa organizzazione fieristica di settore in Italia che raccoglie le migliori produzioni artigiane provenienti da 113 Paesi del mondo e che si terrà a Rho dal 29 novembre all'8 dicembre) per il secondo concorso. Quest'anno, infatti, la mostra fasanese si è gemellata con le due rassegne. A decidere chi premiare due giurie. Per "Idee a regola d'arte" a giudicare c'erano lo stilista Bruno Simeone, la graphic designer ed esperta in comunicazione Alessandra Corso, l'interior designer Leo Ancona, l'architetta Nicoletta Guarini e l'imprenditore Vito Matarrese mentre per il "Migliore stand espositivo" gli stessi architetti Giannandrea e Trisciuzzi, oltre agli architetti Giovanni Musa e Mariangela Turchiarulo ed all'assessore Renzo De Leonardis.
Ma veniamo ai premiati e relative motivazioni. Partiamo da "Idee a regola d'arte", Primo premio per "Ottanta per ottanta", il progetto realizzato dall'architetto Tommaso Rubino e dal maestro Felice Vannella. La motivazione: "Disegna agile e moderno, tecniche di lavorazione rare e pregiate, flessibilità, attenzione estetica senza scostarsi da praticità e solidità. I giusti equilibri tra i molteplici apsetti permettono di pulire ed asciugare rendendo ciò che può apparire ovvio profondamente vincente".
Secondo premio per "Idee a regola d'arte" per "Filet" della designer Valentina De Carolis e dell'artigiano Vito Pugliese. La motivazione: "Per la profonda attenzione nel recupero di una delle lavorazioni più tipiche ed affascinanti della nostra città e la di essa brillante trasposizione funzionale, per la grande sinergia con le realtà produttive artigianali ed il territorio, per un progetto che promette modernità nel recupero originale della memoria".
Terzo premio per "Idee a regola d'arte" ancora alla designer De Carolis e all'artigiano Pugliese a cui si aggiunge un altro artigiano, Vito Olive per "Opuntia". La motivazione: Linee che disegnano, segni che decorano, forme che ricordano. E tornano alla memoria campi rossi divisi da muri a secco e campanili bianchi contro il cielo blu. Per la piacevolezza grafica, la libertà compositiva, la variegata lavorazione e cui sottende la produttiva collaborazione di più qualificate competenze".
Premio speciale della giuria per questa sezione a "Collier" di Enza Giannoccaro. La motivazione: "Espressione unitaria di preziosa manualità, raffinato gusto, pregevole idea; frutto di uno spirito mai domo, nonostante le numerose affermazioni professionali, Per l'eleganza, l'originalità, la chiara difficoltà esecutiva".
Per il concorso risevato al "Miglior stand espositivo" il primo premio è andato al numero 21, "Gioco di mani" di Genny Ippolito ed Angela Brucoli. La motivazione: "Freschezza, atmosfera, gioia, immediatezza: nuovi percorsi di modernità e delicate convivenze si srotolano tra atmosfere soffuse all'ombra della tradizione e della territorialità. A dimostrazione che il nuovo artigianato può esprimere qualità e rinnovamento raccontandosi con la semplicità e la trasversalità di sempre, attingendo tanto alla forma quanto alla funzione, salvaguardando con orgoglio la propria identità e la propria origine".
Secondo posto, come miglior stand, al numero 10 della designer Valentina De Carolis. La motivazione: "Scelte rigorose, immagini ordinate, geometrie che raccontano la storia di una singolarità dei nostri luoghi. Per l'abilità di trasformare il fascino di un'emozione in un progetto, per la capacità di trovare un equilibrio formale tra civiltà, cultura, attitudine e mercato".
Terzo posto per lo stand numero 5 degli architetti Luigi De Palma e Martino Pinto. La motivazione: "Antichi mestieri che assurgono a concetti, storiche sapienze che divengono simboli. Per la decisa pulizia formale, l'astratta potenza evocativa, gli eleganti e rarefatti riferimenti territoriali".
La giuria di questa sezione ha anche assegnato due premi speciali. Uno ancora allo stand De Palma-Pinto con la seguente motivazione. "La sapienza delle mani segue brillanti intuizioni e ciò che un tempo soltanto funzionava adesso soprattutto emozione. Per la rara sensibilità di condurre l'artigianato lungo i percorsi delle "merci magnificate", sospese tra arte e design". L'altro premio speciale è andato allo stand numero 13 della Maf con la seguente motivazione: "L'oggetto fatto con le mani ha un valore in più. Esso non svolge solo una funzione, ma, insieme ad essa, racconta il sentimento e l'emozione di chi l'ha creato. Per la dignità, l'orgoglio, il coraggio di dare qualità e continuità alle capacità ed alla passione di chi ha amorevolmente insegnato".
Dicevamo all'inizio delle polemiche. Infatti l'architetto De Palma, ha strappato l'attestato ricevuto come premio speciale per il miglior stand sottolineando il suo disappunto verso il presidente della giuria Giovanni Musa. Un gesto che non è passato inosservato e che lo stesso Musa ha voluto stigmatizzare durante il suo intervento. Ora cala il sipario sulla mostra. L'assessore De Leonardis ha già fatto sapere di voler cominciare da subito a pensare alla prossima edizione perché ritiene il comparto artigianale di vitale importanza. Pensiero condiviso da tutti.
di Redazione
25/08/2014 alle 06:30:50
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