QUESTIONE RIFIUTI
Serie di inadempienze della Tradeco: è tempo di linea dura
L'azienda altamurana che si occupa del servizio di raccolta rifiuti non rispetta in toto il contratto ma nessuno la punisce
FASANO - Nelle scorse settimane sono stati inviati dalla Tri.Com, la società che gestisce la riscossione dei tributi locali per conto del Comune di Fasano, gli avvisi di pagamento, in acconto, della tassa rifiuti 2014 (Tari). A conti fatti si tratta di un nuovo salasso per i contribuenti fasanesi, del tutto identico a quello dello scorso anno (Tares). È cambiato il nome della tassa, ma la stangata è praticamente la stessa. Dunque, la sommossa popolare, cavalcata soprattutto dal movimento civico “In Comune”, che raggiunse il suo apice lo scorso 23 gennaio con un corteo di protesta di migliaia di cittadini, che avevano risposto all'appello del comitato spontaneo “Libera no Tares”, non ha prodotto alcun risultato. Per i fasanesi l'imposta sulla raccolta dei rifiuti rimane un salasso durissimo, difficile da sopportare in un momento di crisi economica che ha ridotto quasi tutte le famiglie allo stremo.
Che l'imposta sui rifiuti non sarebbe diminuita per il 2014 era abbastanza prevedibile: infatti, le vibranti proteste di piazza hanno prodotto solo la correzione di qualche macroscopico errore e qualche piccolo aggiustamento tariffario per uno sparuto numero di categorie di contribuenti, come gli esercenti di ristoranti, pizzerie e bar, fra i più tartassati. Perchè vi possa essere una sostanziale diminuzione dell'imposta per tutti i contribuenti fasanesi è necessario rimuovere la causa che ha generato un simile inaccettabile prelievo fiscale: il contratto di appalto della raccolta dei rifiuti. La legge, infatti, impone ai comuni il recupero totale del costo del servizio, attraverso l'imposta da applicare ai cittadini che di quel servizio ne usufruiscono. Ecco dunque che per ridurre la tassa è indispensabile diminuire, di parecchio, l'importo annuale di 5 milioni e 785 mila euro corrisposto dal 1° luglio 2013 alla Tradeco di Altamura. A seguito delle proteste dei cittadini, gli amministratori comunali assicurarono che sarebbe stata istituita una commissione che individuasse le possibili soluzioni per ridurre i costi del servizio. Per assolvere a tale delicatissimo compito, però, a Palazzo di Città, hanno pensato bene di affidare l'incarico ad un tecnico esterno. E chissà per quale combinazione la scelta è caduta proprio su un tecnico che, per conto della Tradeco, aveva contribuito alla stesura dell'offerta economica con la quale la ditta altamurana si è aggiudicata l'appalto fasanese. In pratica, è come se una volpe fosse stata posta a guardia di un pollaio, a difesa dei polli. Comunque, fino ad ora, non si è approdati ad alcun risultato concreto. Ed infatti pare che, come primo responso, il tecnico ha fatto presente agli amministratori locali che per efficientare il servizio effettuato dalla Tradeco bisognerebbe aggiungere un altro milione di euro al canone attuale. Non siamo contrari ad una soluzione concordata, perchè essendovi in ballo milioni di euro, è facile provocare contenziosi che potrebbero produrre danni irreparabili alle casse comunali se si procedesse incautamente. C'è però un dato di fatto da cui partire e che dà forza all'ipotesi della rescissione del contratto: le numerose inadempienze contrattuali riscontrate nell'effettuazione del servizio. È da qui che bisogna partire, mostrando una linea dura nei confronti della Tradeco.
Ma andiamo con ordine e vediamo di focalizzare quali sono alcune delle inadempienze contrattuali della ditta altamurana.
Ritardati pagamenti dipendenti
La Tradeco, pur ricevendo puntualmente dal Comune di Fasano il pagamento dei canoni mensili del servizio effettuato, (chissà perchè, lo scorso mese di dicembre il canone è stato saldato addirittura in anticipo), non ha altrettanta solerzia nel pagamento degli stipendi agli operai. L'esasperazione degli operatori ecologici di Fasano, arrivata al limite, è sfociata in una pubblica protesta il 23 giugno, con un gruppo di dipendenti che ha sfilato per le vie della città, lamentando i continui problemi avuti con la Tradeco, dalle tredicesime versate in due tranche, al ritardo del pagamento degli stipendi. Per la quattordicesima, da pagare entro il 16 luglio, l'azienda ha chiesto un incontro con i sindacati chiedendo di differirla di qualche mese, ma i sindacati si sono dichiarati contrari. Tutto ciò sta provocando grandi disagi soprattutto nei dipendenti che hanno famiglia a carico: alcuni sono stati costretti a chiedere prestiti per poter fare la spesa e assicurare un pasto alla famiglia.
Mancati pagamenti fornitori
Chi sta ancora peggio sono alcuni fornitori della Tradeco, che per ottenere quanto dovuto si sono visti costretti a ricorrere al pignoramento presso terzi. In pratica, sono state avviate le procedure per pignorare alla Tradeco parte del canone che gli paga il Comune. Il problema è che questi ritardati pagamenti mettono in grave difficoltà economica le aziende fornitrici, alcune delle quali come le stazioni di servizio che fornisco la benzina agli automezzi, sono costretti a pagare in anticipo i prodotti forniti alla Tradeco. Un contenzioso si è poi aperto fra la Tradeco e un'altra ditta fasanese, presso la quale sono stati depositati rifiuti differenziati raccolti tra luglio e dicembre 2013 e che giacciono ancora non selezionati ed invenduti presso questa azienda.
Risparmi gestionali e inadempienze contrattuali
Il mancato pagamento degli stipendi agli operai è un argomento forte se si vuole avviare un'azione di rescissione del contratto. Ma vi sono anche numerosi inadempimenti per servizi, previsti in capitolato, ma non effettuati. Di seguito ne riportiamo alcuni, i più evidenti.
Minor numero di dipendenti
Il capitolato d'appalto prevede, dal 1° aprile al 30 ottobre, in aggiunta ai 64 dipendenti con contratto annuale, l'assunzione di venti operai stagionali. Ad oggi ne sarebbero stati ingaggiati solo sedici, con innegabile vantaggio economico per l'azienda, grave danno per l'efficienza del servizio e aggravio di lavoro per gli operai in servizio.
Rapporti con l'utenza
Dal capitolato d'appalto risulta che, dalla firma del contratto, la Tradeco avrebbe dovuto mettere a disposizione un front office nel centro urbano, attivo 6 ore al giorno per 6 giorni a settimana. Durante il periodo estivo (luglio-agosto), la Tradeco avrebbe dovuto aprire un ulteriore front office tra Savelletri e Torre Canne, attivo 4 ore al giorno per 6 giorni a settimana (orario indicativo 10-12 e 18-20). I front office, attivati e impiegati inizialmente a supporto della distribuzione porta a porta dei kit per la raccolta differenziata, sarebbero dovuti rimanere aperti negli anni successivi a servizio dei cittadini. Ma dopo qualche mese dall'avvio del servizio, i front office sono stati chiusi con evidente risparmio per la ditta che così non è costretta a pagare spese per il personale addetto e canoni di locazione per le sedi degli uffici.
Servizio dei centri di raccolta
Fra gli altri impegni assunti dalla Tradeco, nel capitolato d'appalto per la gestione del servizio raccolta rifiuti a Fasano era prevista la realizzazione di due centri di raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili per integrare ed ampliare i servizi di raccolta porta a porta. Il primo centro di raccolta è operante all'interno del centro servizi Tradeco, nella zona Asi Sud. Del secondo, previsto in una zona della marina, non si sono mai avute notizie. Per entrambi è previsto il funzionamento sei giorni su sette; quello della marina avrebbe dovuto essere operativo tutti i giorni durante l'alta stagione. Il materiale conferito, dopo essere stato pesato, avrebbe dovuto essere registrato su un'apposita tessera da consegnare all'utente in occasione del primo conferimento. Era previsto anche l'allestimento di un eco-point mobile, munito di sistema di pesatura, dove sarebbe stato possibile conferire i rifiuti differenziati. Nel periodo invernale l'eco-point mobile avrebbe dovuto stazionare presso due edifici scolastici e le aree mercatali. Per la raccolta di plastica, vetro e alluminio era prevista l'installazione di “mini-isole ecologiche” con macchine compattatrici all'interno dei supermercati di maggiori dimensioni e delle scuole. Le macchinette avrebbero dovuto erogare un bonus di punti a ogni conferimento. Chi ha mai visto l'attivazione di questi servizi?
Eco-point mobile
Al fine di rendere estremamente efficiente l'organizzazione dei conferimenti, il capitolato d'appalto prevede anche un potenziamento del servizio di raccolta differenziata nel centro urbano di Fasano, nelle frazioni di Pezze, Montalbano e Selva, e nelle marine (periodo estivo). Per far fronte ai flussi turistici che interessano il territorio, specie nel periodo estivo, era stato previsto l'utilizzo di un Eco-point mobile. Si tratta di un furgone attrezzato itinerante, dotato di pedana posteriore elettroidraulica. Sul mezzo è allestito un sistema di pesatura e identificazione del conferitore e del conferito (costituito da cella di carico), ossia un sistema informatizzato per la contabilizzazione della spazzatura conferita. Questo servizio è stato attivo solo per i due mesi estivi dello scorso anno nei centri di villeggiatura, ma per il solo conferimento, senza la pesatura dei rifiuti. Quest'anno non è stato attivato e non si prevede che ciò accada.
Pulizia e manutenzione delle griglie stradali
Per evitare allagamenti in caso di pioggia, sono previsti 6 interventi annuali nei periodi marzo-aprile e settembre-ottobre. È previsto lo spurgo delle ceditorie stradali e dei pozzetti di fognatura pluviale con rimozione del materiale decantato. È previsto anche il loro lavaggio a pressione e la disinfezione. I netturbini di quartiere hanno il compito di segnalare particolari criticità nel deflusso delle acque meteoriche per programmare gli eventuali interventi. Non siamo in grado di verificare se tutti questi servizi siano stati effettuati: c'è però un dato di fatto che fa pensare che non tutto quello che è scritto nel capitolato sia stato rispettato. Quando il 18 giugno scorso una “bomba d'acqua” si è riversata su Fasano, in via Paesiello si sono registrati degli allagamenti perchè il tombino per il deflusso dell'acqua era completamente intasato. E sono stati gli abitanti della zona a dover rimuovere le griglie in ferro e ripulire il tombino per consentire il deflusso dell'acqua.
Pulizia spiagge
Fra gli impegni assunti e non mantenuti dalla Tradeco vi è quello della pulizia delle spiagge con l'innovativo pulispiagge “Solarino”. “Solarino”, a leggere il capitolato d'appalto, è il primo robot mobile pulisci spiaggia del tutto autonomo ed alimentato a energia solare, capace di muoversi su terreni sabbiosi sia asciutti che bagnati per operarne la pulizia. “Solarino” sarebbe stato studiato appositamente per non risultare dannoso all'ambiente ed essere altamente efficiente: a differenza delle attuali macchine pulisci spiaggia, infatti, che oltre ad essere dannose sono utilizzabili esclusivamente in presenza di un operatore qualificato, “Solarino” è l'unico ad utilizzare un sistema di alimentazione basato su pannello fotovoltaico funzionando in totale autonomia, con trazione a motore elettrico e non endotermico. “Solarino” è anche dotato di un sistema di controllo che utilizza una rete di sensori (giroscopi, sonar ad alta risoluzione, gps, infrarossi) debitamente modellata e studiata per conferirgli un alto livello di autonomia che gli permettono di acquisire strategie di auto-correzione e adattamento per il completamento dei compiti che gli vengono assegnati. “Solarino” è, inoltre, capace di riconoscere ed evitare gli ostacoli presenti sul suo percorso ed integra un sensore per rilevare la posizione della base principale a cui far ritorno per svuotare il cestello di raccolta dei rifiuti o per ricaricarsi. Ebbene, c'è qualcuno che ha visto all'opera questa apparecchiatura? La pulizia delle spiagge, partita anche in ritardo, viene invece effettuata con una tradizionale macchina. Che fine ha fatto il “Solarino”? Forse è un'altra “sola” rifilataci dalla Tradeco, pur di aggiudicarsi l'appalto!
Aree verdi
Altro impegno assunto e non mantenuto dalla Tradeco nel contratto d'appalto: migliorare la qualità degli spazi pubblici con l'iniziativa “Adottiamo 2 rondò”, che consisteva nella riqualificazione e manutenzione delle aree verdi interne a due rotatorie, a cura della Tradeco. L'intervento prevedeva la piantumazione e conservazione di verde e arbusti. È passato più di un anno ma nulla è stato fatto e le rotatorie fasanesi, a differenza di quelle di tutti i centri viciniori, continuano a contenere erbacce e immondizia.
Tessera Amica
Stesso discorso vale per la “Tessera amica” che prevedeva la registrazione del quantitativo del rifiuto conferito con l'attribuzione di “ecopunti” che si sarebbero potuti convertire in premi. Fra i premi annuali previsti, un week-end in agriturismo per due persone, cinque city-bike per adulto e cinque per bambino. Il servizio di pesatura dei rifiuti conferiti non è stato mai avviato. Per quanto riguarda la distribuzione della “Tessera Amica” è stata consegnata solo la n. 1 al sindaco Lello Di Bari. Altra “sola”.
Quelle da noi evidenziate sono solo alcune delle più palesi inadempienze contrattuali nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Ci sarebbero tutti i presupposti per avviare un'azione seria per la rescissione del contratto. Parliamoci chiaro: i fasanesi non sono in grado di pagare così alti costi del servizio, ma soprattutto non hanno alcuna intenzione di pagare “profumatamente” servizi che non vengono effettuati. Appare strano, quindi, che non si sia intrapresa ancora alcuna azione formale per richiamare all'ordine la ditta altamurana. Come si fa a certificare mensilmente la regolare esecuzione del servizio? Forse a Palazzo di Città vi è qualcuno che non può alzare la voce nei confronti di questa ditta. Sono gli inquietanti interrogativi che in molti si pongono. Infine, c'è da chiedersi perchè a Fasano non è stato introdotto il sistema della premialità per i cittadini virtuosi che effettuano la differenziata. Ormai, in quasi tutti i comuni che hanno avviato la differenziata si va consolidando la prassi di riconoscere uno sgravio fiscale al contribuente, in base ai prodotti differenziati conferiti. I rifiuti differenziati hanno un valore commercile! È quanto accade, per esempio, nella vicina Locorotondo, dove il servizio è gestito dalla Monteco, quella che è stata scalzata a Fasano dalla Tradeco. Appare allora indispensabile rivedere quanto prima il capitolato d'appalto e realizzare al più presto l'isola ecologica nei pressi del Centro Agro Alimentare. Per quest'opera si facciano rispettare i termini di 60 giorni dalla firma del contratto alla ditta aggiudicataria e si attivino tutte le tecniche per consentire al cittadino virtuoso di pagare meno tasse!
di Redazione
19/08/2014 alle 08:27:01
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