AFFETTO FAMILIARE
Da Treviso a Fasano per visitare il luogo dove morì lo zio: vacanza di ricordi per ex sindaco
Vittorio Andretta e la sua famiglia hanno anche incontrato il sindaco Lello Di Bari a cui hanno donato foto dell'epoca
FASANO - Era il 4 gennaio del 1958. Un aereo a reazione del tipo "F 84 f" della Sesta Aerobrigata di Ghedi, guidato dal 31enne sergente Delvino Andretta di San Polo di Piave (Treviso), precipita a Torre Canne, nella zona dove successivamente nascerà la marmeria Imarfa. L'aviogetto aveva preso il volo qualche minuto prima da Brindisi per un normale turno di addestramento ma un'avaria lo fece precipitare. Testimoni dell'epoca affermarono che l'apparecchio, dopo una piroetta in cielo, cadde in picchiata a velocità pazzesca e con un sibilo lacerante. Fu una questione di secondi. Il mezzo si schiantò al suolo disintegrandosi. Il pilota, che fino all'ultimo tentò di rimettere in quota il velivolo non riuscendo neppure a mettere in azione il dispositivo di emergenza, morì sul colpo.
L'Aeronautica militare, in ricordo, del giovanissimo pilota, fece erigere una sorta di edicola votiva sulla strada che collega Savelletri a Torre Canne, proprio nel punto dove cadde l'aereo. Ci fu una solenne cerimonia a cui parteciparono anche i primi soccorritori fasanesi giunti sul posto. Ci sono foto che testimoniano questo evento. Sono passati 58 anni da quel tragico giorno di gennaio ed ecco che un nipote del pilota scomparso, Vittorio Andretta, sino allo scorso maggio sindaco di San Polo in Piave, ha voluto visitare il luogo dove il congiunto perse la vita. Nei mesi scorsi Andretta aveva contattato il sindaco Lello Di Bari ai quali aveva chiesto lumi sull'edicola votiva. Se esistesse ancora insomma. Ricevuta risposta positiva ecco che ha organizzato una breve vacanza con la sua famiglia a Fasano per deporre dei fiori sul luogo della sciagura. "Volevamo vedere con i nostri occhi quello che i nostri genitori ci avevano raccontato e vedere dal vivo i luoghi che invece avevamo visto solo sulle foto - racconta Vittorio Andretta -. Siamo stati sul posto e abbiamo anche visto che il tempo ha usurato la lapide ricordo di mio zio. Cercherò, con l'aiuto del sindaco di Fasano Lello Di Bari, di trovare un artigiano che possa rimetterla a nuovo".
In effetti, come si evince dalle foto (da notare la veduta della strada in assenza della marmeria Imarfa, ndr, i tanti anni trascorsi hanno quasi cancellato il nome del pilota. Vittorio Andretta ha voluto salutare di persona anche il sindaco Di Bari e ringraziarlo per la disponibilità donandogli alcune foto dell'epoca.
di Alfonso Spagnulo
15/08/2014 alle 09:26:19
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