CONTRO LA BUROCRAZIA
Statale 172: primo giorno di protesta tra blocchi e volantini
La manifestazione, durata poco più di un quarto d'ora, ha visto la partecipazione di associazioni, amministratori e cittadini
FASANO - Protesta doveva essere e protesta è stata. Come annunciato già dalla giornata di ieri (mercoledì 30 luglio) si è tenuta questa mattina, all'incrocio semaforico all'altezza dell'istituto "Sacro Cuore" di Fasano, la manifestazione di sensibilizzazione sulla messa in sicurezza della Statale 172. Ad organizzarla il consigliere regionale Fabiano Amati in collaborazione con Katia Schiavone (presidente dell'associazione "Flavio Arconzo - Vittime della strada e della giustizia), Laura De Mola (presidente Egnathia Corse), Onorato Trisciuzzi (presidente Fasano Corse) e Vito Pignatelli (presidente dell'associazione "Muoviti).
Nutrita, data l'ora, la partecipazione di cittadini che hanno voluto far sentire la propria vicinanza ai promotori dell'iniziativa. Alcuni hanno anche distribuito volantini alle auto ferme. Infatti, per sottolineare ancor di più il senso della protesta, per qualche minuto i partecipanti hanno bloccato la strada provocando rallentamenti al traffico. Numerosi anche gli amministratori presenti. C'erano l'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia, il sindaco di Fasano Lello Di Bari, il vicesindaco Gianleo Moncalvo e i consiglieri comunali Giacomo Rosato, Luana Amati e Vittorio Fanelli.
"Da oggi e ogni giorno, dalle 7.30 alle 7.45 e sino alla fissazione immediata di una nuova conferenza di servizi, manifesteremo ad oltranza per contestare i gravi ritardi nella conclusione del procedimento amministrativo per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza della starda statale 172 dir Fasano-Laureto, finanziati dalla Regione Puglia - ha spiegato Fabiano Amati -. Lo facciamo per contrastare la "follia" burocratica. Dopo sei lunghi anni di attività amministrativa e quando tutto finalmente sembrava volgere per il meglio, il procedimento si è inceppato nella sua fase più semplice: la conclusione. Alla riunione della conferenza di servizi definitiva del 17 giugno quasi tutte le amministrazioni interessate non si presentavano, senza alcuna giustificazione, causando il rinvio alla seduta del 29 luglio. In questa data, nonostante decine e decine di sollecitazioni per rendere possibile la conclusione favorevole del procedimento, la Soprintendenza ha espresso parere contrario prescrivendo modifiche già previste dalle tavole di progetto".
Amati ha così elencato nel dettaglio le quattro prescrizioni richieste dalla Soprintendenza ribadendo che il contenuto delle stesse è già previsto dalla soluzione progettuale elencando anche le tavole dove trovarle. "La Soprintendenza ha fatto un copia e incolla delle prescrizioni contenute nel provvedimento di valutazione di impatto ambientale - polemizza Amati -. Le hanno copiate e incollate senza accorgersi che nelle tavole già depositate c'erano già gli adempimenti alle prescrzioni. Intanto hanno espresso, con una lettera, parere negativo. Ogni commento è dunque superfluo. Poiché non è stata fissata nemmeno la data della nuova riunione conclusiva del procedimento, da oggi e fino a quando la conferenza non sarà convocata manifesteremo in questo punto distribuendo volantini e creando disagio alla viabilità. Ogni giorno in più è un lusso che non possiamo concedere, perché troppo elevato è stato il prezzo pagato sinora in termini di vite umane perse e ferite. Oggi stesso parlerò col provveditorato alle opere pubbliche per esortarlo a convocare la conferenza di servizi perché non abbiamo piacere a creare disagi. Ho motivo di ritenere che appena questa sarà convocata, per non fare figuracce, la Soprintendenza si inventerà qualche altra questione burocratica".
"Aspettiamo con ansia la nuova conferenza - ha dichiarato invece Katia Schiavone -. Sono curiosa di sentire quali altre scuse troveranno. Una cosa è certa. Noi non resteremo fermi. Dopo aver atteso decenni ed essere arrivati quasi alla conclusione è inaccettabile che vogliano darci uno spintone e rimandarci indietro. Trovare scuse sull'estetica è assurdo. Non vogliamo una strada bella ma sicura perché morti non ne vogliamo più".
"La nostra presenza non può che sperimere solidarietà a tutti coloro che si stanno battendo per la messa in sicurezza della Statale 172 - ha affermato invece Laura de Mola -. Noi organizziamo su questa arteria una gara automobilistica da oltre 50 anni e per la tutela anche del pubblico auspichiamo che questa storia si concluda quanto prima anche perché abbiamo delle esigenze tecniche che si ripropongono ogni anno".
"Non vorrei essere nei panni di un genitore che ha perso un figlio su questa strada - dice Onorato Trisciuzzi -. Altrimenti protesterei giorno e notte e farei anche altro per ottenere sicurezza".
"Ci dicano i veri motivi - conclude Vito Pignatelli -. Non possiamo pensare che tutto si risolva in questa farsa. Altrimenti rispetto per le vite umane".
di Alfonso Spagnulo
31/07/2014 alle 09:03:57
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