GRAVE PERICOLO
Vito Bianchi: 'Salviamo il nostro mare dalle trivellazioni petrolifere'
Dopo la pubblicazione di un dossier da parte del mensile Osservatorio il movimento civico 'in Comune' scrive al senatore Latorre
FASANO - «Non possiamo rimanere inerti di fronte all'ennesimo scempio che verrà perpetrato ai danni del nostro mare nel nome del petrolio: sarebbe un'ipoteca di morte per noi e i nostri figli». L'appello alla mobilitazione viene da Vito Bianchi e dal movimento “in Comune. La recente pubblicazione, sul mensile Osservatorio, del dossier che rivela l'esatta ubicazione delle aree in cui verranno effettuati i prossimi sondaggi per l'estrazione di idrocarburi nell'Adriatico (su un'estensione di 3.000 km quadrati, a circa 25-30 miglia dalla costa pugliese), prefigura un autentico disastro per l'ambiente e per l'economia legata alla pesca e al turismo nel territorio compreso fra le province di Bari e di Brindisi. Fasano, in questa mappatura, è al centro del rischio.
«Non possiamo aspettare che la catastrofe venga perpetrata – afferma Vito Bianchi – e poi piangere per quanto non abbiamo fatto: bisogna mobilitarsi immediatamente, prima dell'irreparabile. Per questo, come movimento “in Comune”, consapevoli del pericolo immane, intendiamo avviare sin da subito una campagna di sensibilizzazione appannaggio dei cittadini e, insieme, esperire tutti i tentativi possibili per fermare un progetto che, mirando all'estrazione di petrolio dai fondali adriatici, distruggerebbe comparti fondamentali per la stessa sopravvivenza di migliaia di famiglie fasanesi e pugliesi, legate alle attività pescherecce e turistiche».
Pertanto, con una lettera, il movimento “in Comune” sollecita il senatore Nicola Latorre a voler riproporre in Parlamento, con forza, i disegni di legge da lui già presentati rispettivamente il 23 novembre 2011 e il 19 settembre 2012, in cui si sanciva il divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare: proposte che, peraltro, non sono mai approdate nelle aule parlamentari per la discussione. «Rivolgiamo il nostro invito al sen. Latorre – aggiunge Bianchi – che ha manifestato in passato una notevole sensibilità per il problema. Essendo una personalità di grande rilievo del partito di Matteo Renzi, egli potrebbe svolgere un ruolo decisivo per questa battaglia: sappia che, in questa circostanza, può contare sul completo appoggio anche del movimento in “Comune”. E non solo: abbiamo infatti già da qualche giorno avviato un'azione comune insieme ad altri movimenti civici di città che, come Ostuni e Brindisi, si trovano direttamente coinvolte nella vicenda, mentre lo spettro della catastrofe incombe sull'orizzonte di un mare che a breve potrebbe non essere più così azzurro. Ognuno deve fare la sua parte, in questo momento: non ci si può tirare indietro, è necessario far sentire il “no” deciso e forte dei cittadini dinanzi a scelte che vengono calate dall'alto sulla pelle delle popolazioni locali. Crediamo che parole come “salute” e “lavoro”, “bellezza” e “paesaggio”, siano più importanti di “petrolio” e “denaro”. Non c'è tempo da perdere: entro il 4 agosto prossimo bisognerà presentare le eventuali osservazioni del pubblico. Ma noi siamo sin d'ora sulle barricate».
di Redazione
28/07/2014 alle 16:40:45
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