BEGA AMMINISTRATIVA
Giudice di Pace: il Pd protesta e l'Amministrazione comunale risponde
Mentre nella sede del tribunale i piddini sollecitavano gli amministratori questi ultimi avevano già ottemperato alle disposizioni governative
FASANO - La questione del mantenimento dell'ufficio del Giudice di Pace a Fasano ha assunto, questa mattina (venerdì 27 giugno) dei risvolti quasi "fantozziani". Infatti, su iniziativa del Partito Democratico, si è tenuta una protesta nei locali siti al piano terra dell'ex Tribunale di Fasano dove sono attualmente allocati gli uffici del Gdp. Il consigliere comunale Luana Amati, il segretario cittadino Pierfrancesco Palmariggi, Francesco Zaccaria e Fabio Sibilio hanno esposto degli striscioni invitando l'Amministrazione comunale ad ottemperare le disposizioni atte a mantenere l'Ufficio del Giudice di Pace e cioè, in primis, la comunicazione dei due dipendenti da trasferire all'ufficio, il referente e l'eventuale nuova sede. Il Pd fasanese aveva scritto per ben due volte all'ente comunale in questi ultimi due giorni, l'ultima l'altro ieri (25 giugno) con l'esplicita richiesta di un incontro urgente.
"Il Pd di Fasano - si leggeva in questa lettera - registra e condivide le preoccupazioni della cittadinanza atteso che gravi sarebbero i danni derivanti dalla chiusura anche dell'Ufficio del GdP a carico della collettività che si sommerebbero a quelli già sofferti con la chiusura delle Sezioni distaccate che, finora, tanti disagi oltre che notevole aumento di spese stanno comportando. E' precipuo compito di chi attualmente governa, stante l'opportunità data dal Ministero, di non pregiudicare irrimediabilmente le sorti di una città che si vedrebbe definitivamente privata di un servizio (al quale è già stata ammessa) attraverso il quale i cittadini possano accedere ad una giustizia denominata “di prossimità” in quanto vicina alla comunità locale. Considerata la vicinissima scadenza e non avendo ricevuto informazioni circa le prossime determinazioni dell'Amministrazione in merito alla questione, i consiglieri comunali del Pd chiedono un incontro urgente al fine di conoscere lo stato dell'iter amministrativo, quali siano le iniziative concrete adottate e i provvedimenti che l'Amministrazione intende adottare per assicurare la permanenza dell'Ufficio del Giudice di Pace locale".
Ma mentre al Tribunale accadeva questo ecco che di buon ora, questa mattina l'Amministrazione comunale, con il vicesindaco Gianleo Moncalvo, ha inviato al ministero della Giustizia una lettera con la quale venivano comunicati al dicastero i due nominativi, tra i dipendenti comunali, che l'esecutivo ha deciso di assegnare al locale Ufficio del giudice di pace per la gestione dell'aspetto amministrativo dell'Ufficio. «Abbiamo adempiuto agli atti deliberativi che già avevamo approvato nei mesi scorsi – ha affermato il vicesindaco Moncalvo - per consentire che non fosse tagliato l'Ufficio del giudice di pace dalla revisione operata dal governo centrale».
Proprio allo scopo di mantenere il presidio del giudice di pace a Fasano, l'Amministrazione comunale si era impegnata «da subito a mettere in campo ogni iniziativa utile affinché il nostro Ufficio non fosse soppresso, nell'ambito della cosiddetta spending review di ottimizzazione e revisione del sistema giudiziario italiano – sottolinea Renzo De Leonardis, assessore a Contenzioso ed Affari legali che si è occupato di seguire la vicenda dell'Ufficio del giudice di pace sin dagli scorsi mesi -; ogni forma di protesta manifestatasi di questi giorni è stata ed è del tutto strumentale ed inutile, giacché tutti sapevano che stavamo lavorando nella direzione di scegliere i due dipendenti comunali da comunicare al ministero della Giustizia nei tempi dovuti. Anzi – sottolinea l'assessore De Leonardis – con un giorno di anticipo, rispetto alla naturale scadenza dei termini prevista per domani 28 giugno, abbiamo adempiuto alle indicazioni del Ministero. Tutti sapevano che già all'indomani del decreto sulla soppressione degli Uffici del giudice di pace ci eravamo attivati, evidenziando, assieme al Comune di Cisternino, con atti formali inviati per conoscenza al dicastero, che ci saremmo impegnati a sostenere tutti i costi necessari e ad assegnare tre dipendenti comunali, di cui due di Fasano ed uno del Comune di Cisternino, al fine di scongiurare la soppressione del locale Ufficio del giudice di pace.
Proprio questa nostra iniziativa – spiega l'assessore De Leonardis – potrebbe consentire a Fasano di continuare ad essere sede del presidio giudiziario, evitando ulteriori disagi a cittadini ed operatori del diritto locali. Non si creda che dal mese di aprile scorso ce ne siamo stati con le mani in mano – dichiara l'assessore De Leonardis – giacché ci siamo attivati anche con l'apertura, attraverso lettera interna inviata a tutti i dipendenti comunali di categoria C e B, della manifestazione d'interesse ad essere assegnati all'Ufficio del giudice di pace; operazione che ha richiesto qualche tempo e che abbiamo chiuso con l'indicazione al Ministero dei due nominativi. Tutti sapevano che stavamo lavorando alla risoluzione del problema, tanto la parte politico-istituzionale, quanto la segreteria generale del Comune; quindi la protesta di questi giorni è assolutamente strumentale».
Insomma si lavorava su due fronti diversi e così mentre il Pd protestava da una parte le stesse richieste del partito d'opposizione erano già state accolte dall'Amministrazione.
di Redazione
27/06/2014 alle 11:13:29
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela