Associazione Medica Fasanese: 30 anni ricordando Renato Demola

FASANO - Trent'anni di attività, per qualsiasi associazione, sono un traguardo importante. Nel corso del tempo si susseguono eventi lieti e meno gioiosi ma la forza di un sodalizio è proprio quella di resistere agli ostacoli che si pongono lungo il cammino. L'Associazione Medica Fasanese ha festeggiato in questi giorni l'importante traguardo ma ha voluto, questa mattina (sabato 14 giugno), organizzare anche un appuntamento che potesse in qualche modo lasciare il segno.

Infatti, oltre all'anniversario e al congresso medico, nella sala convegni del Park Hoetl S. Elia si è voluto ricordare un uomo che tanto ha dato all'associazione, sia come uomo che come professionista: Renato Demola. E' stato il senatore Nicola Latorre, vecchio amico del medico scomparso il 1° maggio di due anni fa, a tracciare, dopo un saluto iniziale del vicepresidente dell'Amef Lorenzo Ammirabile, un emozionato profilo di Demola. Dai tempi dell'Università di Parma sino a quando lo stesso Demola intraprese la carriera politica diventando consigliere comunale. Erano presenti la moglie e la figlia del mai dimenticato medico. Era presente questa mattina anche Angelo Di Mola, vecchio compagno d'università di Renato, ora presidente dell'Associazione Odontoiatri in Emilia Romagna. L'Amef ha voluto anche ricordare il suo presidente (Demola, infatti, doveva ricoprire questa carica sino a quest'anno e per rispetto il sodalizio non lo ha mai sostituito) omaggiando la figlia Maria Antonietta, prossima cardiologa, con una medaglia ricordo.

A seguire il dott. Lucio Scianaro ha tracciato il percorso trentennale effettuato dall'associazione, sin dai suoi inizi, quando il professor Rodolfo Russo ebbe la felice intuizione di mettere insieme la categoria. L'assessore ai servizi sociali Vito Martucci ha poi portato i saluti dell'Amministrazione comunale, prologo ai lavori congressuali veri e propri che ha visto come relatori, sul tema delle patologie dell'apparato digerente, Lorenzo Ammirabile, Piero Portincasa, Ippazio Ugenti, Grazia Angone e Giuseppe Scaccianoce.