OPPORTUNITà CITTADINA
Gianleo Moncalvo scrive a Matteo Renzi: 'Per lo Sblocca Italia Fasano segnala il Ciasu'
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio aveva scritto ai Sindaci chiedendo loro di indicare un cantiere fermo
FASANO - Fasano sceglie il Ciasu. Il vicesindaco nonché sindaco facente funzione Gianleo Moncalvo ha inviato una missiva al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in cui chiede che nello 'Sblocca Italia' venga preso in considerazione il completamento del Centro Alti Studi Universitari sito alle pendici di Laureto. Esattamente il 2 giugno Renzi aveva scritto ai sindaci italiani chiedendo di segnalare opere e cantieri fermi per problemi procedurali e burocratici.
"Caro Sindaco, l'Italia riparte - scriveva Renzi -. I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell'economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano. Possiamo e dobbiamo fare di più. Per questo il Governo ha deciso di accelerare il percorso di riforme costituzionali e istituzionali, riforme che spaziano dalla legge elettorale alla revisione del titolo V, dalla pubblica amministrazione fino al mercato del lavoro, dalla giustizia al fisco, dall'agricoltura al terzo settore. Ma nessuna riforma sarà credibile se non diamo per primi noi il segnale che la musica è cambiata davvero. Per questo giudico prioritario che il Governo adotti tutte le misure necessarie a sbloccare i procedimenti e i cantieri che sono fermi da anni, per ritardi o inconcludenze di settori diversi della Pubblica Amministrazione. Sono stato Sindaco anche io. E come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali. Quante volte siamo stati costretti a rinunciare a un investimento magari di capitali stranieri, certo innamorati dell'Italia, ma preoccupati del complicato sistema amministrativo del nostro paese. Nel giorno della Festa della Repubblica - continua il Premieri - scrivo ai sindaci da Palazzo Chigi per chiedere uno sforzo comune. Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Segnalatecelo entro il 15 giugno all'indirizzo matteo@governo.it. Sarà nostra cura verificarne lo stato d'attuazione con gli uffici dedicati e, se del caso, procedere all'interno di un pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia”. La necessità e l'urgenza di provvedere subito alla ripartenza dei cantieri e alla definizione delle procedure è sotto gli occhi di tutti. Come abbiamo fatto per la scuola, anche per questi interventi cercheremo di essere il più tempestivi possibili".
E così l'Amministrazione fasanese si è mossa per individuare quale opera segnalare al Presidente del Consiglio e la scelta è caduta sul Ciasu. Così il sindaco facente funzione Moncalvo, con due giorni di anticipo sulla data ultima segnalata da Renzi, ha risposto al Presidente del Consiglio. Dopo un'attenta valutazione e considerando la necessità di dover dare priorità ad una sola opera, l'Amministrazione di Fasano ha deciso di porre all'attenzione dello "Sblocca Italia" la "questione" Ciasu. Moncalvo, nella sua risposta, riassume tutte le vicissitudini che hanno portato al fermo del cantiere. E' bene ricordare come la realizzazione del Centro Alti Studi di Fasano, deliberata nel 1995 e affidata ad un Consorzio costituito nell'aprile 1995 tra il Comune di Fasano, la Provincia di Brindisi e il Consorzio per l'Università degli Studi di Bari, fu prevista sul terreno di Masseria Giardinelli, di proprietà congiunta dei tre soci del consorzio. Il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e il Consorzio, a tal riguardo, hanno sottoscritto nell'agosto 1998 una convenzione che regolamenta la realizzazione del Centro (a favore della quale furono stanziati dal Miur 22.270.654,40 euro), con particolare riguardo alla sua configurazione logistica e organizzativa e alla dotazione tecnologica, con la finalità di assicurare la realizzazione di “programmi pluriennali di formazione, a carattere prevalentemente residenziale”.
L'infrastruttura, integralmente finanziata dall'ormai soppressa “legge 64”, è stata realizzata al 95% circa ed è stata oggetto di un collaudo (2011) che ha stabilito la mancata effettuazione, da parte della ditta appaltatrice, di alcuni lavori (per circa 1.000.000 euro). Attualmente la struttura, dunque, è pressoché finita ma tutt'ora inagibile (e dunque in sostanziale abbandono, nonostante la diffusa domanda d'impiego promanante dal sistema universitario) per problemi che possono essere sinteticamente ma efficacemente ricondotti ad una contrapposizione giudiziale per riserve formulate dalla società appaltatrice per circa 11 milioni di euro cui ha fatto seguito una puntuale e fondata domanda riconvenzionale del Ciasu per somme ragguardevoli.
Altri intoppi burocratici e procedurali, segnalati sempre da Moncalvo a Renzi, rendono oggi impossibile l'entrata in funzione di una struttura strategica e per la quale sono già stati spesi venti milioni circa di risorse statali. Il sindaco facente funzione di Fasano conclude la sua lettera dicendosi certo di un interessamento di Renzi per rendere fruibile quest'opera preziosa per la comunità.
di Alfonso Spagnulo
13/06/2014 alle 16:57:03
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