BEGHE POLITICHE
Spending review: botta e risposta tra Moncalvo e Rosato
Il vicesindaco risponde alle sollecitazioni del capogruppo di Fasano Democratica circa la revisione dei contratti
FASANO - In relazione alla mozione presentata dal capogruppo consiliare di Fasano Democratica, Giacomo Rosato, con la quale s'invita il Comune di Fasano a rivedere i contratti con i propri fornitori sulla base del decreto legge sulla spending review, ecco giungere la risposta del vicesindaco Gianleo Moncalvo.
«La proposta di Rosato è del tutto intempestiva ed inappropriata - sottolinea Moncalvo - . Voglio ricordare al consigliere che il decreto legge sulla spending review non è ancora una legge definitiva dello Stato, poiché è soggetto a conversione in legge il 24 giugno prossimo e chissà cosa potrebbe accadere fino ad allora, giacché sono stati sollevati in merito, in questi giorni, alcuni profili di illegittimità. Non vorremmo fare la fine, se l'applicassimo alla lettera già da ora, di Robespierre, ma cercare semmai di capire come intervenire per meglio razionalizzare la spesa».
Il vicesindaco, comunque, spiega che «l'Amministrazione comunale, un paio di settimane fa, quindi molto prima della mozione di Rosato, aveva dato mandato alla dirigente comunale del settore Risorse di invitare i propri colleghi dirigenti ad ipotizzare un piano di razionalizzazione della spesa per i propri settori ed eventualmente di tagli. Ma lo stimolo più importante e decisivo dell'Amministrazione comunale, allo scopo dell'ottimizzazione della spesa pubblica – sottolinea Moncalvo – va nella direzione di un controllo severo delle prestazioni che i fornitori erogano al Comune, al fine di non farci trovare impreparati qualora il decreto sulla spending review dovesse essere convertito in legge così com'è stato concepito».
Moncalvo spiega che è meglio andare «cauti sulla materia, poiché è delicata e non vorremmo che decisioni affrettate e avventate, come quelle richieste dal consigliere Rosato, possano generare una caterva di azioni risarcitorie dei fornitori, già firmatari di contratti specifici con il Comune per l'erogazione di beni e servizi, che danneggerebbero le casse comunali. Dunque – sottolinea Moncalvo - la nostra posizione è prudente, rispetto al decreto sulla spending review, volta a tutelare l'Ente comunale, quindi, tutti i cittadini, da ipotesi risarcitorie che potrebbero essere esercitate dai fornitori contro il Comune. Aspettiamo, invece, la conversione in legge del decreto e, intanto, puntiamo l'attenzione sul controllo delle prestazioni erogate al Comune dai suoi fornitori».
di Redazione
30/05/2014 alle 18:34:47
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