EDUCAZIONE STRADALE
'Una rinascita alla vita': al Liceo di Fasano si parla di sicurezza e prudenza in strada
Questa mattina (sabato 3 maggio) gli alunni delle IV classi dell'Istituto 'L. da Vinci' hanno ascoltato le testimonianze di esperti e vittime di incidenti stradali

FASANO – In Italia, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di mortalità per i giovani. Tante le ragioni dei devastanti sinistri e ancora di più le conseguenze che possono stravolgere l'esistenza in modo irreversibile. Proprio per sensibilizzare alla prudenza ma, soprattutto per smuovere le coscienze dei ragazzi in modo profondo, l'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ‘Leonardo da Vinci' di Fasano, da anni attivamente impegnato nella tematica ‘Sicurezza e prevenzione dei Comportamenti a rischio', ha messo a punto il convegno dal titolo ‘Una rinascita alla vita' svoltosi questa mattina (sabato 3 maggio) nell'Auditorium scolastico.
L'appuntamento, organizzato con il prezioso contributo di diversi sodalizi – l'Amministrazione Comunale e i Comandi (Polizia Municipale, Stradale, Carabinieri e Finanza) in primis e, inoltre, la sezione locale di CRI, l'ASL, l'E.R.A. ‘Delegazione di Fasano', la Protezione Civile, le Associazioni A.Ge., ‘Flavio Arconzo', ‘Vivi la Strada', ‘Accordiabili' e ‘Polisportiva' – ha affrontato un argomento complesso: il risveglio a seguito di un periodo trascorso in uno stato più o meno lungo di incoscienza.
In una mattinata di forte impatto informativo ed emotivo, gli studenti delle IV classi hanno potuto ascoltare puntuali interventi professionali e commoventi testimonianze di giovanissimi tornati alla vita dopo il coma. Il convegno, moderato dal giornalista Luigi Antonio Colecchia, è stato aperto dalla dirigente, Maria Stella Carparelli, che ha voluto ringraziare in primo luogo l'Associazione ‘Vivi la Strada', partner dell'appuntamento, e in particolar modo il presidente Tonio Coladonato, oltre che tutte le associazioni, le autorità militari intervenute, gli sponsor, i ragazzi e la prof.ssa Liuzzi per l'impegno profuso nelle diverse manifestazioni legate alla sicurezza stradale.
«Abbiamo destinato il Convegno alle classi IV perché i ragazzi a quest'età sono quasi tutti neo-patentati – ha precisato la prof.ssa Carparelli −. Due anni fa è stato trattato il tema del coma, sempre con l'Associazione ‘Vivi la Strada', ed ovviamente come prosieguo nella progettualità era doveroso parlare di ‘Risveglio'. Ai nostri giovani noi pensiamo e ci rivolgiamo come interlocutori rispettosi ed affidabili – ha aggiunto la dirigente −, come educatori che non hanno dimenticato di essere stati adolescenti, di aver attraversato quella terra ‘desolata e pericolosa' ma meravigliosa ed irripetibile che è l'adolescenza».
Ad aprire il ciclo di interventi è stato Tonio Coladonato che ha introdotto uno struggente filmato contenente dati e immagini di incidenti che hanno trasformato la vita di giovani protagonisti, alcuni dei quali presenti all'incontro per raccontare in prima persona eventi indimenticabili. Di seguito, hanno relazionato due figure mediche: il dott. Gaetano Dipietro, direttore della Centrale Operativa del 118 di Bari e della provincia Bat; il dott. Pierfrancesco Di Masi, dirigente medico dell'Istituto ‘de Bellis' di Castellana Grotte. Dagli interventi dei professionisti, quotidianamente coinvolti nell'affrontare emergenze e casi critici, è emerso l'importanza della prudenza alla guida in qualunque circostanza: è fondamentale tenere un comportamento responsabile soprattutto in riferimento all'assunzione di alcool, droghe e utilizzo del cellulare. «La guida è impegnativa e richiede tutta l'attenzione possibile – ha sottolineato il dott. Dipietro -». Il dott. Di Masi ha voluto ribadire, inoltre, che «ognuno può essere regista della propria esistenza. La vita è sacra e deve essere gestita con sacralità».
Di particolare coinvolgimento emotivo sono state le ‘testimonianza del risveglio': voci tormentate dall'accaduto e allo stesso tempo forti, decise a riprendere in mano la propria vita, a mostrare le proprie dure vicende in modo da indurre alla riflessione e alla prudenza altri giovani. Alessandro Genco, Piero Console e Paolo Venezia: sono loro i ‘testimoni del risveglio' che, accompagnati dai loro instancabili genitori, hanno trasmesso ricordi ed emozioni delle loro esperienze di vita. Il convegno, coniugando informazione ed emotività, è riuscito a trasmettere con grande efficacia il valore della vita e l'importanza della prevenzione e della sicurezza stradale.
di Angelica Sicilia
03/05/2014 alle 16:06:53
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