NUOVA VESTE GRAFICA E NUOVI CONTENUTI
Il giornale liceale Inchiostro Vivo mette le ali
La rivista diretta dalla docente Teresa Cecere è stata presentata alla presenza del direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso
Due studenti intervistano il direttore De Tomaso
FASANO - La rivista “Inchiostro Vivo” del Liceo “L. da Vinci”, reduce dal premio ottenuto al concorso nazionale dell'Ordine dei Giornalisti a Benevento, cambia volto. La presentazione è avvenuta ieri sera (martedì 15 maggio) nell'auditorium dell'istituto, in un'atmosfera davvero suggestiva. Dopo dodici anni il giornale, diretto da Teresa Cecere, si veste di una nuova grafica, essenziale nei tratti, ma attenta al particolare. I contenuti si suddividono in tre aree d'interesse che indagano la cultura, il territorio e l'arte. “Inchiostro Vivo” si rivoluziona in modo originale, proponendo un'immagine della scuola che sia di “sana e robusta costituzione”, che formi individui con una mentalità libera, aperta e critica, capaci di vivere il presente, imparare dal passato e sognare il futuro.
Per l'occasione è intervenuto Giuseppe De Tomaso, direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, il quale è stato simpaticamente intervistato da due studenti. Citando una frase di Ernest Hemingway “Metà degli italiani scrive e l'altra metà non legge” si è sottolineato quanto nel nostro Paese non ci sia una radicata propensione alla lettura. Purtroppo, anche se è triste ammetterlo, l'Italia, paragonata ad altre nazioni, ha l'indice più basso di acquisto dei libri (-11% ) che ne evidenzia anche una minore ricchezza. «Il settore giornalistico non sta attraversando un periodo felice – ha sottolineato De Tomaso - e un giornale in crisi mette in discussione la libertà e l'obiettività stessa dell'informazione, perché può diventare serva dei condizionamenti pubblicitari e della politica. E' quindi possibile conciliare gli interessi economici dell'industria dei media con il rispetto della verità? Elevati sono i rischi di confusione, distorsione e manipolazione dei fatti. Il giornalista, eticamente parlando, ha dei principi deontologici a cui ispirarsi, perché dispone della reputazione altrui. Può esaltare le qualità di un individuo, attribuirgli gloria e onori, o screditarlo, rovinandolo per sempre. Quindi bisogna svegliare la cosiddetta etica della responsabilità, ovvero far leva sulla consapevolezza, che le azioni e le parole hanno delle conseguenze, in alcuni casi, devastanti».
De Tomaso, nel suo discorso sul rapporto tra “etica e giornalismo” ha evidenziato la necessità di una stampa libera, che ricerchi e riporti verità oggettive, perche è il riflesso di una società democratica. Spesso i giornali vengono usati come strumenti di battaglie politiche, grazie anche a proprietà editoriali non propriamente cristalline e nei periodi di crisi incalzante, il problema può decisamente aggravarsi.
di Mary Leggiero
16/05/2012 alle 06:38:34
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