RICHIESTA CHIARIMENTI
Enrico Digeronimo scrive alla dirigente Ruggiero: in dubbio la legittimità del contratto con la Tricom
Il consigliere comunale dei Circoli Nuova Italia chiede chiarimenti dopo alcune sentenze del Tribunale amministrativo
FASANO - Il consigliere comuale dei Circoli Nuova Italia Enrico Digeronimo ha inviato questa mattina (lunedì 7 aprile) una missiva al dirigente comunale alle risorse finanziarie Marisa Ruggiero chiedendo lumi sul contratto in essere dell'ente comunale con la Tricom. Secondo l'esponente politico, infatti, ci sarebbero i crismi per lo scioglimento del legame tra il Comune di Fasano e la società che attualmente gestisce la riscossione dei tributi comunali.
«Gent.ma dott.ssa Ruggiero - scrive Digeronimo -, gli artt.13 e 14 del decreto legge 201/11 convertito dalla L.214/11 hanno istituito, a decorrere dall'anno 2012, due nuovi tributi: l'Imu (Imposta Municipale Propria) e la Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) abolendo i previgenti tributi Ici e Tarsu. Il contratto stipulato in data 10 gennaio 2007 tra il Comune di Fasano e il centro Tricom spa prevede, all'art.3, che il servizio avrà riguardo la gestione in esclusiva dei seguenti tributi: Imposta Comunale sugli Immobili (Ici); Tassa smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu). Non vi è dubbio che l'Imu e la Tares costituiscano nuovi e differenti tributi rispetto alla Ici e alla Tarsu, basti pensare che l'Imu sostituisce, per la componente immobiliare, l'Irpef e le relative addizionali, oltre che l'Ici, mentre la Tares è un tributo finalizzato alla copertura dei costi relativi ai servizi obbligatori e indivisibili dei comuni, oltre che quelli inerenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Il Tar di Lecce - continua il consigliere dei Circoli Nuova Italia -, con sentenza n.1171 del 5 agosto 2013, trattando un caso analogo al nostro, inerente il comune di Sava, ha di fatto abolito l'oggetto della concessione ritenendo di fatto che i tributi sostitutivi rappresentino nuove fattispecie e non vengano considerati rivisitazioni delle vecchie Ici e Tarsu. Alla luce di questa importante interpretazione legislativa, oggi il nostro Comune affiderebbe il servizio di riscossione dei tributi Imu e Tares a una società che di fatto opera in virtù di un contratto avente oggetto nullo. A tutto ciò si aggiunga la considerazione che la stessa società si è resa protagonista in negativo dell'invio, a numerosi contribuenti fasanesi, di avvisi bonari di pagamento Tares completamente errati, avvalendosi di una banca dati praticamente inesistente, e con grave danno per il nostro comune. Tutte queste criticità ci fanno sorgere il dubbio se questa società sia ancora legittimata a riscuotere ancora tributi per conto del nostro Comune. In merito a queste perplessità gradirei conoscere il suo pensiero considerato che, ad oggi, il costo di tale servizio è piuttosto esoso e la durata del contratto estremamente lunga. Infine Le chiedo, qualora non ci fosse la possibilità di avviare un processo di internalizzazione del servizio che ci permetterebbe di monitorare più da vicino e con dati più certi le entrate tributarie, perchè non far dichiarare giudizialmente la nullità del contratto che ci permetterebbe di svincolarci da quella durata “assurda” e da quell'”aggio” tanto pesante per le nostre casse comunali e quindi bandire una nuova gara a condizioni più favorevoli? Così facendo potremmo ottenere un risparmio consistente che ci permetterebbe di utilizzare tali risorse per le esigenze primarie del territorio».
di Redazione
07/04/2014 alle 13:07:32
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