RISCHIO EPIDEMIA
Emergenza sanitaria alla scuola media Bianco di Fasano
Vito Bianchi, rappresentante del movimento civico 'in Comune', denuncia l'indifferenza dell'amministrazione nonostante i numerosi casi di pediculosi, mononucleosi e scarlattina
FASANO - Da diversi giorni, la scuola media “G. Bianco” di Fasano-centro è in preda a una grave emergenza. “Numerosi genitori sono fortemente preoccupati per parecchi casi di pediculosi – spiega Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune” – a cui pare si siano aggiunti anche diversi episodi di mononucleosi e di scarlattina. L'istituto è quindi a rischio-epidemia. Padri e madri, che spesso sono anche medici (e quindi capiscono prima di altri le potenziali conseguenze di determinati contagi), hanno deciso di mettere in quarantena i propri figli, evitando, per quanto possibile, di farli andare a scuola. Altri si sono rivolti a titolo personale alla Asl.
Ma, nonostante le grida d'allarme, gli organi istituzionali sembrano far finta di niente e, quasi, mettere la testa sotto la sabbia per non vedere. Eppure, si tratta di una scuola media inferiore, la quale rientra in un ambito di competenza dell'amministrazione comunale fasanese: e che risposta danno gli assessori al ramo o, comunque, coloro, fra i nostri governanti, che dovrebbero conoscere la materia?
Il silenzio e il disinteresse. C'è un assessorato alla Pubblica istruzione – continua Bianchi – che avrebbe dovuto interessarsi della questione per cercare un rimedio. C'è un assessore ai Servizi sociali che vanta una notevolissima esperienza nel campo della sanità e che conosce le dinamiche dell'Ufficio sanitario per esperienza diretta. C'è un sindaco che, seppur sospeso dal suo incarico per le note vicende giudiziarie, è anch'egli un dottore in medicina e, quindi, dovrebbe avere contezza del fenomeno e dei pericoli derivanti dalla promiscuità scolastica in caso di pediculosi, mononucleosi e scarlattina.
E invece: il nulla, nessuna risposta alle istanze dei cittadini, giustamente preoccupati da una situazione esplosiva. Una volta di più, l'amministrazione comunale in carica manifesta la sua incapacità di comprendere e gestire le problematiche dei Fasanesi, mentre da più parti si invoca una chiusura dell'istituto e una robusta opera di disinfezione.
Una tale soluzione – conclude l'archeologo e scrittore – sarebbe normale, oltre che giusta, in una città che voglia definirsi civile. Ma il degrado e l'indifferenza che stanno contaminando la società fasanese sembrano trovare terreno fertile nell'insipienza di chi ci governa. Con conseguenze disastrose per la nostra comunità”.
di Redazione
02/04/2014 alle 10:19:25
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