SANITà FUTURA
Nuovo ospedale Monopoli Fasano: per i tecnici un modello da esportare
Della nuova struttura se ne è parlato a Monopoli: presenti l'assessore regionale Elena Gentile e il consigliere regionale Fabiano Amati
FASANO - L'11 marzo scorso è stato fatto un passo importante per la nascita del nuovo ospedale che sorgerà tra Fasano e Monopoli. A Roma, al dipartimento Sviluppo e Coesione economica del Ministero delle Infrastrutture, è stato firmato, infatti, l'accordo di programma quadro denominato "Benessere e Salute" che articola i finanziamenti per due nuove strutture ospedaliere: quella del San Cataldo di Taranto e, appunto, quella a noi più vicina tra Fasano e Monopoli.
E ieri sera (venerdì 28 marzo), promosso dal Gruppo Consiliare Regionale del Partito Democratico e dal Circolo del Pd di Monopoli, proprio il nuovo ospedale è stato il tema di un incontro tenutosi nel Centro Polifunzionale "Musica D'Attracco" della cittadina barese. Sono intervenuti l'assessore alla Salute della Regione Puglia Elena Gentile, il consigliere regionale Fabiano Amati, Vincenzo Pomo (Direttore dell'Area per la Promozione alla Salute della Regione Puglia) ed Anna Maria Candela (Dirigente del Servizio Programmazione sociale e Integrazione sociosanitaria). Ha introdotto la serata il capogruppo consiliare del Pd di Monopoli Michele Suma. E' toccato a Fabiano Amati raccontare di come si è arrivati alla scelta e alla decisione, da parte della Regione Puglia, di edificare un ospedale di eccellenza tra i territori di Monopoli e Fasano. Del resto proprio l'attuale consigliere regionale fasanese è stato quello che più di tutti si è battuto affinché la struttura nascesse proprio in quella zona. Amati ha specificato come il nosocomio sarà completamente in territorio monopolitano anche se, ironia della sorte, sarà molto più vicino al centro di Fasano che a quello di Monopoli. L'ubicazione originale della struttura, però, interessava entrambi i Comuni se non che, nella zona fasanese, è stata scoperta una lama che, dati i vincoli paesaggistici, avrebbe impedito anche la posa di una sola pietra da quelle parti. Così la scelta di spostarsi ancora qualche metro più verso Monopoli che, di fatto, non cambia molto lo stato delle cose.
I tecnici Pomo e Candela hanno spiegato che tipo di struttura nascerà sottolineando come il nuovo ospedale sarà un prototipo di efficenza e un buon modello da esportare data l'eccezionale offerta sanitaria che dovrebbe portare alle comunità dell'area interessata. A chiudere la serie di interventi è stata Elena Gentile. "Non è più tempo di parole o promesse - ha esordito l'assessore regionale alla sanità che ha etichettato Fabiano Amati come il campione della semplificazione cioè colui capace di abbattere ogni tipo di burocrazia -. Ora è il tempo di cambiare il modo di far politica. E' tempo di misurare la serietà degli attori che lavorano in questo perimetro. Con la nascita di questo nuovo ospedale oggi rappresentiamo un successo anche politico. Stiamo restituendo alle comunità interessate un contenitore che corrisponderà alle reali esigenze dei cittadini. Il risultato è stato ottenuto con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro. Naturalmente ci auguriamo di rispettare i tempi e cioè, come da cronoprogramma, sei anni dalla firma dell'accordo di programma. Ma vi voglio ricordare che si tratta di un grande appalto, di 80 milioni di euro, con interessi diffusi. Un'esperienza complessa, dunque, che affronteremo in modo trasparente".
La Gentile non ha mancato di lanciare stralci contro i Governi centrali succedutisi in questi anni colpevoli di scelte relative alle politiche sanitarie scriteriate. "Siamo stati costretti a chiudere i piccoli ospedali per evitare la bancarotta - ha continuato l'assessore della Giunta Vendola -. E' stato difficile convincere, e in alcuni casi ancora non ci siamo riusciti, che proprio le strutture più piccole possono essere pericolose in quanto non dotate di tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento di un lavoro iimportante come quello medico. E' tempo di accantonare la politica di coltivazione del proprio orticello, le lotte campanilistiche per salvare questo o quell'ospedale, e bisogna allargare gli orizzonti. Il nuovo ospedale coprirà una vasta area ed è questo il nuovo modo di intendere la sanità. Nelle more le attuali strutture saranno comunque messe in grado di operare al meglio per tutelare la salute dei cittadini".
All'incontro monopolitano hanno partecipato anche diversi esponenti politici fasanesi. Tra il pubblico, infatti, sono stati notati i consiglieri comunali Luana Amati, Giacomo Rosato e Tonio Zizzi. Presenti anche gli ex "Amati Boys" Francesco Zaccaria, Vito Ventrella e Vito Pignatelli.
Il nuovo ospedale interesserà, oltre i Comuni di Monopoli e Fasano, anche quelli di Alberobello, Cisternino, Conversano e Polignano a Mare. La sua ubicazione sarà nella contrada di S. Antonio d'Ascula a monte della Statale 16 Monopoli-Fasano. La superficie coperta sarà di 35.880 mq mentre quella realmente interessata di 450.000 mq. I posti letto saranno 299 così suddivisi: Cardiologia e Utic 12; chirurgia generale 32; medicina generale 48; nefrologia e emodialisi 10; neurologia 16; oculistica 4; ortopedia e traumatologia 32; ostetricia e ginecologia 36; otorinolaringoiatra 3; pediatria 10; psichiatria 15; urologia 15; terapia intensiva 8; unità coronarica 6; recupero e riabilitazione 15; neonatologia 8; pneumologia 15; lungodegenza 14.
Infine le grandi macchine: ci saranno un Acceleratore lineare; una Tac simulatore; una Iort; una Gamma camere; una PET/TAC; una Risonanza magnetica nucleare; due Tac; un Angiografo
di Alfonso Spagnulo
29/03/2014 alle 00:04:15
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