ANNOSA QUESTIONE
Nelle case fasanesi arrivano lettere per il controllo caldaie e Vito Bianchi polemizza
Il capogruppo consiliare del movimento 'in Comune' da tempo conduce una personale battaglia contro le ispezioni
«Com'è che nelle case dei fasanesi continuano ad arrivare, per conto del Comune di Fasano e dell'Itambiente srl, illegittime cartoline che riguardano il controllo degli impianti termici?». E' l'interrogativo di Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune”, che da oltre un anno ha sollevato l'illegittimità delle ispezioni cui i cittadini sono stati sottoposti, talora con un'insistenza fuori misura e fuori legge. La questione, evidentemente, non è stata risolta dal sindaco Di Bari e dal suo entourage, con conseguenti problemi per i contribuenti fasanesi.
«Consigliamo sicuramente alla cittadinanza di eseguire i controlli, ma autonomamente, per proprio scrupolo, non per costrizioni indebite. La legge parla chiaro: i controlli vanno effettuati ogni quattro anni, e non più ogni due – spiega Bianchi – e inoltre, poiché la soglia minima per realizzare a livello comunale le ispezioni è fissata a 40.000 residenti ufficiali, soglia mai raggiunta dalla popolazione fasanese, le verifiche degli impianti termici devono essere eseguiti per conto della Provincia di Brindisi, e non del Comune di Fasano. Gli avvisi pervenuti alla cittadinanza recano invece ben chiaro che il mandante è l'amministrazione comunale fasanese, che è stata da me più volte sollecitata a bloccare gli illeciti avvisi, sia in consiglio comunale che nei pubblici comizi o tramite i media.
Niente: sembra che nulla possa smuovere chi ci amministra tanto malamente e con tante irregolarità: per cui – aggiunge l'archeologo e scrittore – a breve convocheremo presso la sede del movimento “in Comune” una conferenza stampa, aperta anche al pubblico, durante la quale spiegheremo, carte alla mano, l'origine e i responsabili del danno. Perfino la Federconsumatori nazionale ha preso posizione sull'argomento, e da tempo, in favore dei consumatori italiani: e allora Enrico Di Geronimo, referente locale di quel sodalizio, nonché membro consiliare della maggioranza che oggi regge le sorti della nostra città, dovrà chiarire come mai non abbia speso pubblicamente una parola in favore dei consumatori fasanesi: anche perché, fra coloro che in giunta comunale hanno varato, nel 2007/2008, gli atti con cui si istituivano gli indebiti controlli delle caldaie, c'era anche lui, che ha due volte votato per l'innesco del ‘pasticcio', e che quindi conosce bene l'argomento. Qualche cittadino, però, visto che il governo locale non dà risposte, ha deciso di informare la magistratura dell'accaduto, per avere maggiore contezza sulla questione. Molta gente non è più disposta ad essere ingiustamente vessata».
di Redazione
09/03/2014 alle 23:39:11
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