POLEMICA ALLARGATA
Federalberghi: 'La tassa di soggiorno di Fasano alla fruibilità turistica e non all'agricoltura'
Si inasprisce la polemica sulla destinazione dei fondi 2013: interviene il presidente provinciale della Federalberghi Argentieri
FASANO - L'Imposta di soggiorno utilizzata nel settore dell'agricoltura? Arriva un “no” secco da parte di Pierangelo Argentieri, presidente provinciale di Federalberghi Brindisi. La discussione è nata dopo la nota diramata dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltura) nella quale si chiedeva al Comune di Fasano di destinare parte delle risorse ai “naturali custodi del territori”. Una richiesta, quella Cia, già precedentemente riferita dall'assessore alla pianificazione ed assetto del territorio, ecologia e ambiente del Comune di Fasano, Giuseppe Angelini.
Secondo la Cia, le campagne, gli angoli più suggestivi del territorio che attirano turisti da ogni parte del Mondo, sono intatti grazie solo agli agricoltori che nel corso dei secoli hanno preservato questo patrimonio, hanno salvaguardato il territorio e curato e mantenuto gli alberi di ulivo e i muretti a secco. Quindi perché una percentuale della Tassa non può andare a loro ?
“Qui non si mette in discussione il sacrosanto impegno degli agricoltori - sottolinea Argentieri -. Facciamo soltanto notare che l'imposta di soggiorno è una tassa di scopo, ideata per creare risorse economiche per finanziare servizi al turismo. Il settore agricolo, così come gli agriturismi, beneficiano già di una tassazione agevolata sia per quanto riguarda l'Imu (imposta comunale sugli Immobili) ma anche per ciò che concerne i contributi previdenziali. Oltretutto come Federalberghi Brindisi, e in particolare come albergatori di Fasano, abbiamo dato all'Amministrazione comunale di Fasano delle indicazioni ben precise e vari suggerimenti sull'utilizzo della tassa di soggiorno.
L'imposta di soggiorno - aggiunge il presidente provinciale di Federalberghi - non è un mistero, viene vista dalle Amministrazioni comunali come una ghiotta occasione da sfruttare per fare cassa e nella stragrande maggioranza dei casi davvero pochi sindaci hanno reinvestito nel potenziamento dei servizi turistici e tutelato i beni culturali come vorrebbe la legge. La discussione aperta in queste ore dall'assessore di Fasano e appoggiata dalla Cia conferma che alla fine si vuole foraggiare finalità diverse”.
D'altro canto, a livello nazionale, Federalberghi ha già chiaramente denunciato che l'imposta di soggiorno in generale è una tassa sui consumatori e la modalità di applicazione e di esenzione sono un tale condensato di fantasia difficile da spiegare non solo ai turisti italiani ma ancor di più agli stranieri. In provincia di Brindisi sono soltanto due i comuni che l'hanno voluta applicare Fasano e Ostuni. Due territori che insieme monopolizzano gran parte del turismo dell'Alto Salento e che si spartiscono una cifra che si aggira intorno al milione di euro.
“Noi siamo sempre stati contrari all'imposta sul turismo - conclude Argentieri -. Qualora però questa viene applicata, come nel caso di Fasano e Ostuni, tutti i proventi devono essere destinati in modo chiaro e trasparente in capitoli di spesa utili alla fruibilità turistica”, conclude Argentieri. Per questo nei prossimi giorni, anche alla luce delle ultime polemiche, Federalberghi chiederà a breve un confronto con sindaci e amministratori dei due Comuni brindisini".
di Redazione
08/03/2014 alle 14:45:07
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