Soppressione dell'ufficio del Giudice di Pace di Fasano: interviene il dottor Giovanni Quaranta

FASANO - Nei giorni scorsi, dopo l'entrata in vigore delle disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle nuove disposizioni che riordinano di fatto gli uffici giudiziari italiani e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale anche degli uffici del Giudice di Pace ufficialmente soppressi tra cui quello di Fasano, si era aperta una polemica in merito e sull'argomento era anche intervenuto l'assessore comunale al contenzioso e agli affari legali Renzo De Leonardis. 

Quest'ultimo aveva sottolineato come l'Amministrazione comunale stia compiendo ogni passo possibile per il mantenimento dell'ufficio. Ora ecco giungere, ad Osservatoriooggi, una nota proprio del Giudice di Pace coordinatore di Fasano, il dr. Giovanni Quaranta che innanzi tutto tiene a precisare come sulla geografia giudiziaria  e sull'elenco delle sedi soppresse ci siano state interpretazioni non corrette riferite al decreto legislativo n. 14 del 19 febbraio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio su cui era pubblicato anche l'elenco delle sedi soppresse. Proprio il Giudice Quaranta fa presente quanto apparso sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia. L'Ufficio stampa del dicastero, infatti, precisa che il malinteso è nato dall'inclusione nel decreto legislativo in questione di un elenco relativo ad uffici del giudice di pace soppressi: il suddetto elenco non poteva e non doveva tener conto delle numerose istanze prodotte dagli Enti locali interessati al mantenimento, a proprie spese, dell'ufficio giudiziario. Si conferma, pertanto, che l'esito delle domande presentate dai Comuni interessati sarà stabilito esclusivamente con il decreto ministeriale previsto dall'art. 3, comma 3 del decreto legislativo n. 156 del 7 settembre 2012, di prossima emanazione.

"Come si può notare - spiega a Osservatoriooggi il Giudice Quaranta - la partita è ancora del tutto aperta ed è legittimo sperare in una soluzione positiva della vicenda, dando atto ai due sindaci di Fasano e Cisternino, dr.  Lello Di Bari e dr. Donato Baccaro, di avere tempestivamente adottato tutti i provvedimenti necessari, avendo colto appieno l'importanza del problema. Tuttavia, mi risulta che qualche difficoltà potrebbe insorgere nel reperimento del personale da distaccare dagli uffici comunali a quello giudiziario. A tal proposito, consapevole delle perplessità degli interessati ad offrire la propria disponibilità, ove non supportata da particolare entusiasmo, mi permetto di suggerire, per favorire l'eventuale “ trasloco”, l'individuazione di concreti e consentiti incentivi idonei ad eliminare ogni loro dubbio, in particolare per l'unità proveniente da Cisternino. Sarebbe un (ulteriore) sacrificio per i due enti, ma sono certo che i cittadini saprebbero ben apprezzare e riconoscere a merito dei loro amministratori".