Al Laboratorio urbano di Fasano alcune lezioni per imparare a capire e superare la crisi

FASANO – Da qualche anno in tv, sulla carta stampata, per strada, a scuola e a lavoro, non si parla d'altro che di crisi; questa parola è divenuta col tempo una situazione angosciante, causa di malessere per l'economia italiana e per tutti i cittadini. Come reagire a questa fase negativa e di sconforto collettivo? Per rispondere a questa domanda, alcuni professionisti hanno pensato di organizzare a Fasano una serie di incontri per “Capire la crisi”: con questo titolo si racchiudono le lezioni, anche di economia, che si terranno al Laboratorio urbano nei mesi di marzo e aprile.

In particolare, il ciclo di meeting inizierà domenica 16 marzo alle ore 18: relazioneranno l'avvocato penalista Raffaele Trisciuzzi, il sostituto procuratore di Pescara Gennaro Varone e l'avvocato di diritto internazionale Giuseppe Paccione.

L'appuntamento successivo è per sabato 22 marzo, in cui saranno presenti la dott.ssa Angela Karoline Pantaleo, il presidente dell'associazione “No ogm” Franco Trinca e la biologa Caterina D'Amico. Giovedì 27 marzo, invece, parleranno la sociologa Deodata Cofano, padre Quirino Salomone e il dott. Sante Attolini. Nel primo incontro di aprile, sabato 5, tornerà a relazionare la sociologa Deodata Cofano assieme al dott. Alberto Micalizzi e al dott. Giuseppe Paccione. Infine, sabato 12 aprile, esporranno le proprie idee l'imprenditore Maurizio Zamparini, il consulente aziendale Mario Parrotta e il giornalista Magdi Cristiano Allam.

Gli argomenti delle lezioni saranno tanti e vari: si avrà modo di parlare di Unione Europea, euro, debito pubblico e bancario, economia italiana, realtà aziendali, import-export ed immigrazione-emigrazione. Il filo conduttore della serie di incontri sarà questo pensiero di Albert Einstein:

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è il merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze”.