INIZIATIVA SOCIALE
AccordiAbili incontra Francesco Nurra: 'Da Sassari a Fasano per raccontare il mio sogno'
Il team del progetto eMotion proverà ad adattare un clarinetto basso alla mobilità del secondo utente
FASANO - Realizzare un nuovo sogno. È già partita la nuova sfida del team del progetto eMotion dell'associazione AccordiAbili che dovrà abbattere una nuova barriera e adattare il clarinetto basso al suo secondo utente, Francesco Nurra, colpito da una malattia degenerativa. «Da Sassari a Fasano per raccontare il mio sogno e provare a renderlo possibile». Così Francesco ha raccontato il motivo del suo viaggio. La settimana scorsa, infatti, nella sede di AccordiAbili, presieduta dal trombettista jazz Vincenzo Deluci, ha incontrato le menti che studieranno il modo per concretizzare il suo desiderio e per comprendere le possibilità della sua mobilità da adattare al tipo di clarinetto che vorrebbe suonare. Un briefing durato più di quattro ore per conoscere le sue possibilità e i movimenti.
«Ci proveremo - dicono Alberto Caruso di Cosmapack e Roberto De Nicolò responsabile Informatici senza frontiere, soci di AccordiAbili - dobbiamo conoscere le opportunità di Francesco e fare diversi step, lo stesso abbiamo fatto per Vincenzo e i risultati sono stati ottenuti con il tempo». Francesco Nurra ha contattato Vincenzo circa un anno fa dopo aver letto la sua storia sul sito di Repubblica.it, e sull'esempio dei risultati ottenuti dal noto jazzista fasanese, ha chiesto un incontro con il team eMotion per provare ad abbattere ciò che gli impedisce di suonare il clarinetto basso. Il progetto inaugurato due anni fa, grazie ad una serie di iniziative di beneficenza, ha finanziato la sperimentazione dei prototipi dopo la realizzazione della prima tromba a coulisse adattata da Giuliano Di Cesare alla mobilità residua del braccio sinistro di Vincenzo Deluci. Ora da circa due mesi il trombettista fasanese ha ripreso a suonare la sua “vecchia” tromba, quella utilizzata nei concerti prima dell'incidente del 2006 che lo ha costretto a stare su una sedia a rotelle.
La realizzazione di un joystick con sette posizioni differenti permette di abbassare i pistoni: «La musica è come un organo vitale - spiega Vincenzo - ritrovare il mio strumento è stato come rivivere». AccordiAbili, nata solo sul finire del 2011, ha inaugurato la nuova sede, adatta a qualsiasi tipo di mobilità in carrozzina, lo scorso 21 giugno. Per l'occasione sono stati messi in esposizione i primi prototipi sviluppati con il progetto eMotion. Madre di tutti i prototipi è la prima tromba adattata alla mobilità di Vincenzo, una sperimentazione che ha portato non solo il noto musicista a suonare nuovamente per il suo pubblico, dopo l'incidente che lo ha reso tetraplegico, ma soprattutto a regalare speranze a tante persone che, come lui, vogliono continuare a credere che “tutto sia ancora possibile”. Leitmotiv dei soci, o meglio dei “sognatori” - così come si definiscono - è infatti: “Non accontentarti dell'orizzonte… cerca l'infinito!”.
di Redazione
25/02/2014 alle 11:43:28
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