BALZELLO DANNATO
Tassa sulle caldaie: scontro tra Comune di Fasano e Provincia di Brindisi
Il balzello è di pertinenza comunale dal 2004 quando, con una delibera comunale, si attestò come Fasano avesse superato i 40mila abitanti
FASANO - La tassa sulle caldaie diventa motivo di scontro tra il Comune di Fasano e la Provincia di Brindisi. Quest'ultima, infatti, tramite il commissario straordinario Cesare Castelli, ha chiesto agli amministratori fasanesi che vengano versate all'ente provinciale le somme introitate in conseguenza degli accertamenti e dei controlli effettuati per gli anni in cui non è stata raggiunta la soglia dei 40mila abitanti.
Ma andiamo per ordine. Il balzello sugli impianti termici, tanto contestato all'epoca del suo inserimento e tanto contestato ora soprattutto dal movimento 'in Comune', è di pertinenza provinciale se il Comune interessato non supera i 40mila abitanti. In caso si vada oltre questa soglia ecco che sono i Comuni che hanno competenza sui controlli. Bene. Il 29 luglio del 2004 una delibera dell'allora Giunta guidata da Vito Ammirabile revocò la competenza alla Provincia sul controllo delle caldaie e ne assunse la gestione diretta. In quella delibera si riportava che dai dati risultanti dall'anagrafe la popolazione fasanese, al 31 dicembre 2003, risultava essere 40.514. Per la cronaca dopo qualche mese la popolazione tornò a essere sotto i 40 mila abitanti e la fatidica soglia non è stata più superata. Mistero tutto fasanese. Il 19 ottobre, sempre del 2004, una delibera della Giunta provinciale (che aveva al suo interno due fasanesi, Donato De Carolis e Giorgio Cofano, quest'ultimo assente alla votazione) prese atto della richiesta fasanese e di fatto consegnò la gestione dei controlli sulle caldaie al Comune di Fasano.
Sono trascorsi quasi dieci anni e alla fine ecco che la Provincia, ora, chiede conto al nostro ente. Il commissario Castelli, in una nota inviata al sindaco Lello Di Bari, spiega come, da notizie di stampa Fasano avrebbe una popolazione residente inferiore ai 40mila abitanti e che di conseguenza il controllo sugli impianti termici deve passare alla Provincia. Non solo. Chiede anche che vengano restituite, eventuali spese sostenute escluse, le somme introitate per tutti gli anni in cui la nostra città è stata sotto alla fatidica soglia di popolazione. E proprio ieri mattina (martedì 4 febbraio) c'è stato l'incontro tra le parti con Di bari che ha consegnato a Castelli le delibere di cui sopra. Ora occorrerà attendere le prossime mosse dell'ente provinciale.
di Redazione
05/02/2014 alle 08:17:39
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