AZIONE CATTOLICA
Il messaggio di Don Tonino Bello nelle parole di Guglielmo Minervini
Promosso dall’Azione Cattolica della Parrocchia S. Antonio Abate di Fasano si è tenuto, all'Oratorio, un incontro per ricordare il religioso
FASANO – Le sue parole risuonano con straordinaria attualità, il suo modo d'agire e di concepire la Chiesa costituiscono tutt'oggi un vivido esempio da cui attingere: quella di don Tonino Bello resterà una coraggiosa voce profetica senza tempo. Per ricordare il vissuto umano e religioso del Vescovo di Molfetta, scomparso nel 1993, l'Azione Cattolica della Parrocchia S. Antonio Abate di Fasano ha organizzato, nella serata di ieri (venerdì 31 gennaio), l'incontro dal titolo “La vita e la profezia di don Tonino Bello”.
Nel salone dell'Oratorio del Fanciullo, in tanti hanno voluto ascoltare il racconto di un testimone che avuto la fortuna di conoscere e lavorare accanto all'umile profeta contemporaneo: Guglielmo Minervini, assessore alle politiche giovanili, trasparenza e legalità della Regione Puglia. L'appuntamento, che ha segnato la conclusione del Mese della Pace, è stato introdotto dal saluto del parroco Don Giorgio Pugliese e moderato dal presidente parrocchiale di Ac Oronzo Rubino. Minervini, visibilmente emozionato, ha parlato di dieci anni di ricordi vissuti accanto al Vescovo di Molfetta, sua città; ha richiamato alla memoria aneddoti ed episodi significativi che il pubblico ha ascoltato con trasporto.
«Don Tonino era una persona assolutamente normale – ha rivelato il testimone −, la cosa straordinaria era proprio la sua straordinaria umanità. Grande trascinatore e irrequieto, vivace e amante della verità, si buttava nelle viscere della città, secondo la sua visione di una Chiesa-tenda, in cammino verso gli ultimi e i lontani. Difatti, accettò il vescovato solo alla terza chiamata, percependo che quella fosse l'occasione per mettere il mondo ecclesiastico sulle strade del mondo». Sfide di ordine religioso, sociale e politico, ma anche solitudine e sofferenze hanno costellato l'intera esistenza di don Tonino, da ultime quelle legate alla malattia. Nonostante le difficoltà, ha donato una grande realtà di vita e versi incisivi, quanto mai attuali. «Ho vissuto dieci anni di forte intensità al suo fianco» ha infine aggiunto Minervini. Dalle parole del relatore sono emersi gli insegnamenti appresi da una figura forte e determinata, che ha lasciato ai posteri un incontenibile amore per la vita, da affrontare con pienezza attraverso il Vangelo. Nella spiritualità come nei comportamenti, il Vescovo partito da Alessano (in provincia di Lecce) ha molto in comune con Papa Francesco, “rivoluzionario” dei nostri giorni. La serata si è conclusa con la lettura dell'invito che il Vescovo di Molfetta ha rivolto ai giovani, quello di «essere audaci per vivere la vita in modo denso».
di Angelica Sicilia
01/02/2014 alle 00:43:09
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