ARGOMENTO DEL GIORNO
Vito Bianchi: 'Le rateizzazioni sulla Tares non bastano: vanno riviste le tariffe e contratto Tradeco'
L'esponente del movimento civico 'in Comune' preannuncia un'altra manifestazione di protesta per domenica 26 gennaio
FASANO - «I nostri sforzi non sono stati vani e cominciano a dare frutti: finalmente venendo incontro alle istanze della cittadinanza fasanese, il sindaco e i suoi accoliti paiono intenzionati a rimandare e rateizzare il pagamento della Tares: ma si tratta soltanto di un po' di fiato, che non può bastare». È sempre critico Vito Bianchi, rappresentante del movimento "in Comune", che ha sin dall'inizio sottolineato le incongruità di un tributo che sta incidendo sui cittadini.
«Le manovre di Di Bari e compagnia servono solo a prendere tempo - aggiunge Bianchi - ma non risolvono il problema: quando al pagamento della Tares del 2013 si sommeranno i tributi del 2014, i dolori saranno ancora superiori. Noi del movimento "in Comune" restiamo dunque del parere che il tributo della Tares vada completamente rivisto, negli errori dei bollettini come nelle tariffe, anche rimodulando il contratto con la ditta che opera per la raccolta dei rifiuti: ed è questo che proporremo ancora, in tutte le sedi, dalla piazza al consiglio comunale». In questo senso, stanno continuando gli incontri con la popolazione che gli attivisti effettuano pressoché quotidianamente: negli ultimi giorni, gli esperti di "in Comune" hanno dialogato con i cittadini residenti a Pezze di Greco, Montalbano, Pozzo Faceto, mentre un presidio attivo è presente tutte le sere a Fasano, dalle 19 in poi, in via F.lli Rosselli, per spiegare le criticità della Tares e raccogliere le firme di una petizione popolare contro il tributo "maledetto".
«La nostra protesta continuerà in piazza Ciaia domenica prossima (26 gennaio), dalle 11 in poi - aggiunge Vito Bianchi - quando continueremo nella nostra opera di informazione dei cittadini». E a proposito di informazioni: gli esperti di "in Comune" avvisano la cittadinanza di non preoccuparsi della quota di 0,30 centesimi di euro per metro quadrato di abitazione da assegnare allo Stato: la quota statale è infatti agganciata, nel versamento, a quella locale, e dunque, se verranno confermate le proroghe, potrà essere tranquillamente corrisposta fino ad aprile.
di Redazione
24/01/2014 alle 09:41:30
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