ARGOMENTO DEL GIORNO
Stangata Tares: il popolo fasanese protesta in piazza
Almeno duemila persone hanno partecipato al corteo per chiedere il ritiro dei contestatissimi e salatissimi bollettini
FASANO - Si è appena conclusa la manifestazione di protesta che questo pomeriggio (giovedì 23 gennaio) ha visto circa duemila cittadini protestare, per le vie di Fasano, contro i salatissimi bollettini Tares fatti recapitare dall'Amministrazione comunale. Una protesta civile, iniziata da piazza Aldo Moro e proseguita poi per via Piave, via Cenci, via Mignozzi, corso Vittorio Emanuele e terminata in piazza Ciaia. In testa al corteo due striscioni su cui campeggiavano le scritte "Libera No Tares" ovvero il nome del comitato spontaneo di commercianti e cittadini che ha avviato l'iniziativa e "Insieme per farcin ascoltare".
Il fiume di gente si è via via ingrossato durante il percorso e al grido di "la Tares ci ammazza e noi scendiamo in piazza" si è arrivati nella centralissima piazza dove era stato allestito un palco. La prima a prendere la parola è stata Tiziana Amati, una delle promotrici della protesta. "Siamo qui per implorare l'Amministrazione comunale ad ovviare ai bollettini Tares che da qualche giorno si sono aggiunti alle nostre afflizioni - ha esordito la Amati -: Lo chiediamo con forza ai nostri amministratori di maggioranza e anche a quelli di opposizione. In virtù di quel mandato che gli consegnammo circa due anni fa. Con il nostro voto affidammo loro le nostre necessità, i nostri sogni, insomma la nostra vita. Consapevoli del loro voto contrario chiediamo ai partiti e al movimento dell'opposizione di ammainare le bandiere e di essere propositivi, di lavorare insieme con la maggioranza, di scandagliare questi bollettini perché qualcosa non quadra. E voi partiti di maggioranza apritevi a qualsiasi proposta, valutatela insieme, senza avere la presunzione di essere i migliori. Smettetela di affermare ai singoli cittadini che per votare a favore siete stati costretti. Le costrizioni, quando ci sono, si denunciano nelle sedi opportune e se non ci sono con la serietà che dovrebbe appartenere ad ogni uomo e ad ogni donna, ma soprattutto agli uomini e alle donne delle istituzioni, ci si dovrebbe assumere la responsabilità di ogni 'sì' e ogni 'ma'. Quindi basta, non vogliamo nessun tipo di scaricabarile. Vogliamo vedervi sedutio insieme intorno al tavolo della risoluzione di questo problema. A noi interessa il risultato e voi siete gli organi preposti per raggiungerlo. Il momento è drammatico, lo sappiamo, ma non vi arrendete e soprattutto non lasciateci soli. Vi chiediamo di non fare il teatrino della politica, non è il momento. Non guardateci come elettori ma come cittadini che implorano soluzioni. Non scendete in piazza a sventolare nomi di colpevoli e innocenti. La vostra piazza oggi siano le stanze del Palazzo per cercare l'errore e per darci quanto prima la bella notizia: 'Abbiamo risolto, annulliamo le pazze cartelle'. Questa sera noi vi riconsegniamo la nostra fiducia e vi chiediamo in questo dolorosissimo momento, che speriamo possa quanto prima passare alla storia, di aiutarci a sopravvivere".
Anche gli altri interventi che si sono susseguiti sul palco hanno avuto più o meno lo stesso leit motiv: annullamento delle bollette e rivisitazione delle tariffe. Era da anni che non si assisteva ad una mobilitazione di simile portata. Anche dalle frazioni sono giunti a dar man forte ai residenti di Fasano centro. Del resto la Tares è una batosta per tutto il territorio. Di politici neppure l'ombra e questo è l'ennesimo segnale positivo di una città che vuol capire, reagire ma soprattutto sperare in un ravvedimento amministrativo.
di Redazione
23/01/2014 alle 17:03:58
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