Vito Bianchi: 'Questa amministrazione sta trascinando nel baratro i fasanesi'

FASANO - Ennesima, durissima reazione del movimento "in Comune" contro la Tares che riprende, però, alcuni interrogativi posti da Osservatoriooggi proprio nelle ultime ore. "Questa amministrazione comunale sta sbattendo diritto contro un muro e si sta portando dietro tutta la popolazione fasanese - si legge in un nota diramata dal movimento -. A pochi giorni dalla scadenza dei termini di pagamento e nonostante le ripetute dichiarazioni di bloccare tutto, ancora non vi è un atto ufficiale con il quale si proroghi il suddetto termine al 31 marzo per tutti i contribuenti, ed anzi, si continuano ad inviare a domicilio i bollettini di pagamento: si tratta dell'ennesimo comportamento irresponsabile di questa amministrazione.

Cittadini e imprese - si legge nella nota - oltre ad essere stati drammaticamente vessati da un'applicazione errata del calcolo Tares, in queste ore sono abbandonate in balia della più totale confusione. Il movimento "in Comune", rappresentato in consiglio comunale da Vito Bianchi, esige un immediato atto ufficiale dell'amministrazione Di Bari che, ricorrendo in autotutela, in maniera chiara ed inequivoca, sospenda qualsiasi efficacia dei bollettini e dei relativi F24 pervenuti e ne blocchi immediatamente l'invio a domicilio. Dopodiché, fatto ciò, questa amministrazione dovrà comunicare con quali modalità e criteri ha intenzione di procedere al ricalcolo Tares. Visto che in nessun caso il movimento "in Comune" accetterà la sciagurata applicazione della “quota variabile” anche sulle pertinenze, che, a quanto pare, questi signori si ostinano a non ammettere come plateale errore".

Nel frattempo continua la raccolta firme promossa dal movimento "in Comune", ogni sera, dalle 19, nella sede in via Fratelli Rosselli n. 71, ma anche nei sempre più numerosi punti di raccolta firme che si stanno diffondendo fra tutta la cittadinanza. Inoltre, domenica mattina (26 gennaio) "in Comune" sarà nuovamente in piazza Ciaia per opporsi con tutta la cittadinanza a questo “omicidio fiscale e civile” a cui la popolazione fasanese è indebitamente sottoposta.