TASSE SALATE
Ecco i bollettini Tares: per alcune famiglie è un vero e proprio salasso
Nonostante le agevolazioni molti cittadini pagheranno molto di più rispetto al passato per rifiuti e servizi
FASANO - Erano molto temuti e a giusta ragione. I bollettini dell'ultima rata della Tares (la tassa sui servizi e rifiuti) stanno arrivando nelle case dei fasanesi. Come era prevedibile per tante famiglie si tratta di un vero e proprio salasso. Ci sono casi in cui il balzello è praticamente raddoppiato rispetto alla vecchia Tarsu. Non tutti riusciranno ad entrare nelle agevolazioni previste dal Comune di Fasano ed ecco che sui social network e per strada si scatenano le polemiche. Le tariffe fasanesi furono approvate lo scorso 12 agosto in consiglio comunale e non sono certamente basse. Proprio in occasione di quell'assise gli amministratori sottolinearono di avere le mani legate in quanto le tariffe stesse derivano da alcuni calcoli preimpostati. Ma i cittadini, a parte le già riferite agevolazioni concesse dall'Amministrazione comunale, si aspettavano comunque benefit nelle bollette per via della tanto decantata raccolta differenziata. Questo non è avvenuto ed ecco che l'anno inizia con un vero e proprio salasso.
E' giusto ricordare nel dettaglio quanto si paga di Tares a Fasano nell'anno 2013.
Le utenze domestiche con il nucleo familiare composto da un componente la quota fissa è stabilita a 1,77 euro a metro quadro mentre quella variabile è fissata a 34,80 euro; per due componenti 2,05 a metro quadro la fissa e 69,60 la variabile; per tre componenti 2,22 a metro quadro la fissa e 89,18 euro la variabile; per 4 componenti 2,38 euro a metro quadro la fissa e 113,10 euro la variabile; per 5 componenti 2,40 euro a metro quadro la fissa e 141,38 la variabile; per 6 o più componenti 2,31 euro a metro quadro la fissa e 163,13 la variabile.
Per le utenze non domestiche tutto si calcola a metro quadro: musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto pagheranno 1,06 euro a metro quadro come quota fissa e 0,58 euro a mq come quota variabile; cinematografi e teatri pagheranno 0,79 euro a mq come quota fissa e 0,43 euro a mq quella variabile; autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta pagheranno 0,79 euro a mq la quota fissa e 0,43 euro a mq quella variabile; campeggi, distributori carburanti e impianti sportivi pagheranno 1,35 euro a mq la quota fissa e 0,74 euro a mq quella variabile; stabilimenti balneari pagheranno 0,92 euro a mq la quota fissa e 0,51 euro a mq quella variabile; esposizioni e autosaloni pagheranno 0,89 euro a mq la quota fissa e 0,49 euro a mq quella variabile; alberghi con ristorante pagheranno 2,38 euro a mq la quota fissa e 1,30 a mq quella variabile; alberghi senza ristorante pagheranno 1,90 a mq la quota fissa e 1,03 a mq quella variabile; case di cura e riposo pagheranno 1,95 euro a mq la quota fissa e 1,07 a mq quella variabile; ospedale pagherà 2,25 euro a mq la quota fissa e 1,23 euro quella variabile; uffici, agenzie e studi professionali pagheranno 2,03 euro a mq la quota fissa e 1,11 euro a mq quella variabile; banche ed istituti di credito pagheranno 1,25 euro a mq la quota fissa e 0,68 euro a mq quella variabile; negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli pagheranno 1,94 euro a mq la quota fissa e 1,06 euro a mq quella variabile; edicole, farmacie, tabaccai e plurilicenze pagheranno 2,47 euro a mq la quota fissa e 1,35 euro a mq quella variabile; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato pagheranno 1,44 euro a mq la quota fissa e 0,79 euro quella variabile; banchi di mercato beni durevoli pagheranno 2,81 euro a mq la quota fissa e 1,53 euro a mq quella variabile; attività artigianali tipo botteghe come parrucchieri, barbieri ed estetiste pagheranno 2,64 euro a mq la quota fissa e 1,44 euro a mq quella variabile; attività artigianali tipo botteghe come falegnami, idraulici, fabbri ed elettricisti pagheranno 1,78 euro a mq la quota fissa e 0,97 euro a mq quella variabile; carrozzerie, autofficine ed elettrauti pagheranno 2,25 euro a mq la quota fissa e 1,22 euro a mq quella variabile; attività industriali con capannoni di produzione pagheranno 1,25 euro a mq la quota fissa e 0,68 euro a mq quella variabile; attività artigianali di produzione beni specifici pagheranno 1,35 euro a mq la quota fissa e 0,74 euro a mq quella variabile; ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense e pub pagheranno 13,44 euro a mq la quota fissa e 7,33 euro a mq quella variabile; mense, birrerie e hamburgherie pagheranno 8,72 euro a mq la quota fissa e 4,75 euro a mq quella variabile; bar, caffè e pasticcerie pagheranno 9,74 euro a mq la quota fissa e 5,31 euro a mq quella variabile; supermercati, pane e pasta, macellerie, salumi e formaggi, generi alimentari pagheranno 3,93 euro a mq la quota fissa e 2,14 euro a mq quella variabile; plurilicenze alimentari e miste pagheranno 3,94 euro a mq la quota fissa e 2,15 euro a mq quella variabile; ortofrutta, pescherie, fiori e piante, piazza al taglio pagheranno 15,38 euro a mq la quota fissa e 8,39 euro a mq quella variabile; ipermercati di generi misti pagheranno 4,30 euro a mq la quota fissa e 2,34 euro al mq quella variabile; banchi di mercato genere alimentari pagheranno 11,38 euro a mq la quota fissa e 6,21 euro a mq quella variabile; discoteche e night club pagheranno 2,63 euro a mq la quota fissa e 1,44 euro a mq quella variabile.
Insomma, per fare un esempio, un nucleo familiare composto da quattro persone dovrà, calcolatrice alla mano, pagare quasi il doppio rispetto allo scorso anno mentre, tranne che per qualche eccezione, meglio è andata alle utenze non domestiche i cui costi Tares si sono ridotti.
di Redazione
14/01/2014 alle 13:50:17
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