Ostetricia a Fasano: l'ambulatorio è in odore di trasferimento e le donne incinte dovrebbero accedervi da una scala antincendio

FASANO - Trasferimento degli ambulatori di ostetrica con l'ingresso, riservato alle donne gravide, da una scala antincendio. E' quello che si legge in una nota interna diramata dalla direzione sanitaria del Distretto Fasano-Ostuni e che potrebbe creare davvero tanti rischi alle pazienti che si recano all'Ospedale di Fasano per controlli. Ma andiamo per ordine. Attualmente gli ambulatori di Ostretricia e Ginecologia a Fasano sono ubicati in due stanze al primo piano, proprio all'ingresso del reparto di Oncologia.

La direzione sanitaria, però, con una nota diramata nella giornata di ieri (giovedì 9 gennaio), ha impartito nuovi ordine. Per ottimizzare gli spazi a disposizione del Presidio ha deciso di trasferire gli stessi ambulatori (entro il 20 gennaio) in un'area più capiente, quella che ospitava le sale operatorie del reparto ostetrico quando il nosocomio fasanese era funzionale al 100%. Un'ala nuova e decisamente molto più capiente all'attuale sistemazione ma con un problema: non ha un accesso diretto. Secondo la nota della direzione sanitaria le donne incinte, per accedere alla nuova allocazione, dovrebbero utilizzare l'ascensore posto a piano terra all'interno del Pronto Soccorso oppure una scala antincendio posta sul retro dell'ospedale di Fasano. Il primario del Pronto Soccorso, però, il sindaco di Fasano Lello Di Bari, ha già posto il veto circa l'utilizzo dell'ascensore. Di Bari, in effetti, ha le sue ragioni: non può rischiare di ritrovarsi l'ascensore occupato in caso di emergenza. Ecco quindi che l'unica soluzione rimasta è quella della scala antincendio. Ma questa è davvero pericolosa. Perché? Può una donna, magari all'ottavo o nono mese, salire su una struttura metallica che ha basi forate? Il rischio di inciampare è altissimo con le gravi conseguenze che una caduta potrebbe avere sulla gravidanza. Non solo. Proprio accanto alla scala prescelta ci sono i contenitori in cui vengono buttati i rifiuti e di conseguenza anche dal punto di vista igienico non sarebbe il caso.

Esclusa anche un'altra ipotesi. Per raggiungere i nuovi ambulatori le pazienti e le donne gravide potrebbero attraversare il reparto di Oncologia con i conseguenti contraccolpi psicologici che si possono subire nel vedere tanta sofferenza. Una decisione, quindi, quella della direzione sanitaria, che sembra non aver tenuto conto di tante criticità. Eppure pare che anche la Commissione consiliare sanità (o alcuni dei suoi componenti) fosse al corrente di questa decisione e non abbia obiettato. Come andrà a finire questa storia? Lo sapremo nei prossimi giorni. Intanto è l'ennesimo episodio discutibile che avviene nel nostro ospedale, una volta fiore all'occhiello dell'intero territorio.