Chiudono la 'Città dei presepi' e il 'Museo del Bambinello'

FASANO - Domani (lunedì 6 gennaio), festa dell'Epifania, alla Selva, alle ore 19,30, nel salone dei Congressi, saranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti coloro che, con maestria, creatività, competenza, passione e forte attaccamento alla propria terra, hanno allestito i presepi in esposizione nel foyer dello stesso dal giorno dell'Immacolata.

Gli organizzatori hanno voluto evitare la premiazione perché avrebbe penalizzato molti presepi, meritevoli del primo premio. La cerimonia sarà successiva alla Fiaccolata col Bambinello dei miracoli (in programma alle 17,15), effigie della Confraternita de “La Salette”, esposta nel Palacongressi, e intorno alla quale sono stati allestiti la “Città dei presepi” e il “Museo del Bambinello. Nache e trastulli”, curati rispettivamente da Emanuele Schiavone, Palmina Cannone con la collaborazione di Aldo Carparelli, Cosimo Zurlo, Antonio Olive e Patrizia Perrini, gestori della Casina, Francesco Schiavone e Giuseppe Carrone.

I privati, innanzi citati, e il Comitato Silano, promotori e animatori della seconda edizione del Natale Silvano, che ha riportato la collina fasanese ai fasti degli anni Sessanta e Settanta, ringrazieranno l'Amministrazione Comunale per il patrocinio, e soprattutto coloro, sponsor compresi, adoperatisi per l'ottima riuscita del programma natalizio svolto. Un grazie particolare andrà agli antiquari e ai collezionisti fasanesi, alla DomoStyle di Domenico Monaco, che hanno fornito culle, giocattoli e biancheria infantile e da battesimo per l'allestimento del “Museo”, alla Scuola media Pascoli-Bianco, alle associazioni Glitter e “ioPino”, per aver animato alcune serate con spettacoli musicali e di moda, e a quanti in un modo o nell'altro hanno contribuito al successo di questa maratona natalizia.

Seguirà un momento musicale, Alla fine, la “Città” e il “Museo”, giudicati positivamente dai turisti per “unicità, cura dei particolari, eccellente livello artistico, gusto estetico, messaggi etici, conoscenza della storia locale e delle tradizioni socio-economiche, folcloriche, religiose, ricreative”, chiuderanno i battenti.