INIZIATIVA LODEVOLE
L'Azione Cattolica di Montalbano dona denaro per il Burkina Faso
I soldi serviranno a realizzare un pozzo d'acqua in modo che oltre mille persone possano usufruire di acqua potabile
Domenica 24 novembre è stata una giornata importante per la Parrocchia “S. Maria di Pozzo Faceto” di Montalbano di Fasano. Inserita tra gli ultimi appuntamenti dedicati ai 90 anni della fondazione della parrocchia e all'anno della fede, si è tenuta una partecipata assemblea di Azione Cattolica. Lo scopo, tra gli altri, è stato quello di consegnare al responsabile regionale del Movimento Shalom, la dott.ssa Lucia Parente, un assegno, grazie al quale, nei prossimi mesi, sarà realizzato un pozzo d'acqua in uno dei tanti villaggi del Burkina Faso. Grazie all'iniziativa dell'Azione Cattolica di Montalbano, infatti, circa 2.100 persone saranno dotate di acqua potabile.
«I villaggi burkinabè – ha spigato la dott.ssa Parente – sono villaggi nomadi. Si radunano, cioè, lì dove si realizza un pozzo d'acqua. Non è, infatti, difficile smantellare case fatte solo di pietre, paglia e fango». Un video/documentario ha fatto comprendere, più delle parole, l'immane sofferenza patita da queste popolazioni. Soddisfazione ha espresso il parroco don Gianluca Dibello, il quale, presentando la propria comunità, ne ha delineato i comportanti solidali, «non ultimo quello di garantire la vita ad una comunità di fratelli e sorelle poco più piccola della nostra. E poco importa se questa comunità è a prevalenza cristiana, musulmana o animista. L'importante rimane aiutare i nostri fratelli».
Dal 5 al 15 febbraio una delegazione di Azione Cattolica sarà nel deserto dello Sahel per tirare il primo secchio d'acqua dal pozzo dedicato alla Patrona di Montalbano. A volere fortemente tale iniziativa è stato il presidente parrocchiale di A.C.I. , Massimo Vinale, che ha ricordato che «più di un miliardo di persone non ha accesso all'acqua potabile. Basterebbe che una piccolissima parte dei colossali investimenti che i paesi più sviluppati sostengono per il ciclo delle acque (dalla captazione alla depurazione) fosse destinata al finanziamento di un fondo di perequazione internazionale, per affrontare e risolvere questo drammatico problema. La nostra iniziativa - ha sottolineato Vinale - non è stata una colletta; ma un'azione di carità a carattere educativo e civile. Vedere mobilitati nella raccolta fondi i bambini di ACR, insieme ai nostri giovani e agli adulti di A.C.I. , unitamente a tanti giovani studenti e persone di buona volontà, è stato un risultato nel risultato. Perciò – ha concluso il presidente Vinale – dedico questo piccolo, ma assai significativo risultato, ai mie maestri di Azione Cattolica parrocchiale: Pasquale Zizzi, Giancarlo Saladino e il compianto Giovanni Zizzi. Non ultimo ringrazio i miei amici di sempre Peppino Spalluto e Vincenzo Zizzi, per l'indispensabile e fraterno aiuto».
Come anticipato, i fondi raccolti sono stati consegnati nelle mani del Movimento Shalom che da anni e con convinzione sostiene la causa dei più poveri. Sul materiale diffuso dai giovani di AC, in particolare da Michele Semeraro e Stefano Vinale, c'è scritto: «Vogliamo realizzare un piccolo sogno: offrire un bicchiere d'acqua ad uno di questi piccoli amici burkinabè. Perciò, Ti invitiamo a ripetere con noi un antico proverbio africano: “quando un grande stormo di uccelli si alza in volo è soltanto perché uno di loro si è alzato per primo”».
di Redazione
25/11/2013 alle 07:37:08
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