CHIARIMENTI D'OBBLIGO
Giudice di Pace: gli amministratori rispondono al capogruppo Udc Tonio Zizzi
Intanto è stata convocata una riunione per venerdì 11 ottobre a cui parteciperanno i sindaci di Fasano e Cisternino
FASANO - Nei giorni scorsi il capogruppo consiliare dell'Udc Tonio Zizzi aveva posto dei quesiti al sindaco di Fasano Lello Di Bari e all'assessore a contenzioso e affari legali circa il mantenimento dell'ufficio del Giudice di Pace a Fasano. Ora ecco la risposta degli amministratori. “La Sua richiesta di chiarimenti del 2 ottobre scorso ci consente di rendere pubblico il lavoro di attento monitoraggio che questa Amministrazione sta svolgendo da mesi in ordine alla problematica in oggetto – scrivono Di Bari e De Leonardis nella risposta al consigliere Zizzi -. Le ribadiamo, preliminarmente, il fermo intendimento di questa Amministrazione comunale di dare attuazione alla richiesta di mantenimento del locale ufficio del Giudice di pace, che si considera presidio fondamentale per la tutela dei diritti dei cittadini fasanesi. L'istanza indirizzata al ministero della Giustizia in data 24 aprile 2013, come ricorderà – scrivono Di Bari e De Leonardis - traeva titolo da una intesa tra le Amministrazioni di Fasano e Cisternino, peraltro condivisa in pubblica assemblea con gli operatori di settore, diretta a mantenere il locale ufficio giudiziario assicurandovi un numero di tre dipendenti, individuati nelle piante organiche dei due Comuni così come prescritto dal Decreto legislativo n. 156 del 2012. Invero, l'ufficio di Segreteria generale del nostro Comune – precisano il sindaco e l'assessore nella missiva - ha successivamente riflettuto sulle modalità con cui procedere alla selezione del personale, ma attende che il ministero della Giustizia fornisca le linee attuative, anche in ordine alla formazione del personale che, a quanto pare, dovrebbe essere curata dal medesimo Ministero. Ad oggi, si specifica, l'unica cosa certa è che entro dodici mesi dal 29 aprile 2013, il ministro della Giustizia, all'esito della valutazione delle richieste pervenute, modificherà le tabelle di cui all'art. 1 del Decreto legislativo n. 156 del 2012, individuando definitivamente le sedi che saranno mantenute e quelle soppresse: non si conoscono, tuttavia, né i tempi né le modalità di esecuzione degli accorpamenti.
La nostra Amministrazione, in ogni caso – affermano Di Bari e De Leonardis - si è resa parte diligente indirizzando, a cura della propria Avvocatura, una lettera di chiarimenti agli uffici di Roma, onde conoscere in anticipo i predetti indirizzi attuativi, qualora già individuati. Sotto altro profilo, non si potrà non considerare la gravosità dell'impegno che la normativa nazionale ha addossato sui Comuni – concludono nella missiva Di Bari e De Leonardis - i quali, già penalizzati dai continui tagli dei trasferimenti statali, dovranno assumersi l'onere di un rilevante impiego di risorse umane ed economiche”.
Intanto, il sindaco e l'assessore hanno convocato per venerdì 11 ottobre nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano, alle ore 14.30, un tavolo di lavoro (calendarizzato già nelle settimane scorse) tra le Amministrazioni comunali di Fasano e Cisternino, il coordinatore dell'Ufficio del Giudice di pace, unitamente ai rispettivi dirigenti amministrativi, alla presenza dei rappresentanti degli avvocati di Fasano e Cisternino, per fare il punto della situazione ed ascoltare il definitivo intendimento di tutte le parti interessate. Al summit è stato invitato anche il capogruppo consiliare Udc Zizzi, autore proprio della missiva del 2 ottobre scorso indirizzata a Di Bari e a De Leonardis.
di Redazione
09/10/2013 alle 14:50:09
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