TERRITORIO E AMBIENTE
L'associazione 'Terra d'Egnazia' interviene sul Piano Paesaggistico Territoriale Regionale
Il neonato sodalizio presieduto da Giambattista Giannoccaro sottolinea come siano importanti territorio e ambiente
FASANO - Sembra ormai diventanto l'argomento del giorno. Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale licenziato dalla Giunta regionale il 6 agosto scorso non è solo motivo di discussione per amministratori e tecnici ma anche per chi si occupa di tutela di territorio e ambiente. In quest'ottica si inserisce la nota dell'associazione "Terra d'Egnazia" che proprio queste argomentazioni approfondirà i prossimi 21 e 22 settembre nel corso di una specifica due giorni. "Accogliamo con favore e viva speranza le parole dell'assessore regionale all'urbanistica Angela Barbanente, riguardo il Piano Paesaggistico Territorioale Regionale - scrivono i responsabili del sodalizio -. E' infatti proprio la questione identitaria dei territori, fatta di radici culturali, saperi, arti, produzioni tipiche, buone pratiche, la necessità della tutela e conservazione, la priorità, meglio, l'emergenza che ha portato alla nascita della nostra Onlus. Il I° Camp Terra d'Egnazia, un evento culturale dedicato al tema “Territorio e Cittadinanza”, vuole porre le basi per un dibattito collettivo e perenne, affinché il futuro dei territori, a cominciare dal nostro, non passi (come purtroppo accade da anni) esclusivamente attraverso i soli portatori di interessi economici, spesso speculativi e lesivi dei territori stessi e di chi li vive. Lo scenario a cui assistiamo inermi da anni è precarietà, sfruttamento e assenza di lavoro, concessioni edilizie e demaniali assurde, consumo di suolo, espianti di ulivi secolari, cecità verso l'ambiente, assenza di politiche di housing sociale, assenza di politiche a favore della mobilità sostenibile, privatizzazione di beni comuni (culturali, ambientali, storici, artistici, architettonici e archeologici). Terra d'Egnazia si augura e s'impegna attivamente, affinché la Regione Puglia con il Piano Paesaggistico, possa invertire la rotta di una regione che, per la sua ricchezza, stimola gli appetiti degli speculatori da sempre impegnati ad accaparrarsi e a sfruttare intere porzioni di territorio, beni comuni compresi".
L'assessore Barbanente, sul Pptr, così si era espressa: "Un piano è innanzitutto un evento culturale in quanto le trasformazioni che esso è in grado di indurre non si misurano solo con la sua cogenza tecnico-normativa, ma anche con la capacità di trasformazione delle culture degli attori che quotidianamente producono il territorio e il paesaggio. Attivare nel piano processi di democrazia partecipativa dovrebbe consentire alle popolazioni locali di prendere coscienza dei valori patrimoniali del territorio esercitando in questo modo un controllo sociale sulle azioni di trasformazione messe in atto, attraverso i processi di governance, dai produttori di paesaggio. Affrontare lo studio del paesaggio significa anche tenere conto delle energie culturali e i caratteri identitari e simbolici delle civiltà che hanno prodotto le mutazioni nel tempo sul nostro territorio".
di Redazione
13/09/2013 alle 08:55:10
Galleria di immagini: L'associazione 'Terra d'Egnazia' interviene sul Piano Paesaggistico Territoriale Regionale
Leggi anche:
Cultura & Spettacolo
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela