POLEMICA APERTA
Chiusura passaggio a livello della morte: protestano i cittadini e interviene il sindaco
Il primo cittadino ha proposto alla Provincia l'apertura semaforizzata del sottovia a Pozzo Faceto
FASANO - È bastata che la notizia della chiusura del passaggio a livello della morte di Pozzo Faceto diventasse ufficiale per far scoppiare la polemica nella piccola frazione fasanese. Decine di telefonate di protesta sono giunte al sindaco di Fasano Lello Di Bari che ha preso di petto la situazione. Infatti, il primo cittadino, con il comandante della Polizia municipale Giuseppe Carparelli, si è recato proprio sul posto per fare un sopralluogo. Ci si è accorti, quindi, che il sottovia, mai utilizzato in passato, può essere una valida alternativa all'attuale viabilità e a quella, molto più problematica, che dovrebbe essere utilizzata una volta chiuso il passaggio a livello. C'è solo un problema: il sottovia è ostruito da rifiuti di ogni genere.
Ecco quindi che il sindaco Di Bari ha telefonato ai tecnici della Provincia e ha proposto proprio il sottovia come strada alternativa dopo la chiusura facendosi carico della pulizia dell'area e facendola diventare un'arteria a senso unico alternato comandata da un semaforo. L'unica perplessità dei tecnici provinciali è quella che il sottopasso potrebbe allagarsi in caso di forti piogge. Di Bari ha ribattuto che anche il sottopasso presente sulla Fasano-Savelletri ha lo stesso problema e non per questo lo si è chiuso al traffico. Domani mattina (sabato 7 settembre), comunque, ci sarà un nuovo sopralluogo a cui parteciperanno i tecnici della Provincia e il comandante Carparelli.
Questa soluzione potrebbe calmare gli animi degli abitanti e di chi a Pozzo faceto ha attività commerciali (soprattutto ristoranti). Infatti la chiusura del passaggio a livello e il ritardo nella costruzione del cavalcaferrovia costringerebbero gli automobilisti a percorsi alternativi molto più lunghi con molti forestieri e turisti che eviterebbero addirittura di recarsi nella frazione. Anche la Cia di Brindisi aveva espresso perplessità sulla decisione di chiudere il passaggio a livello prima della costruzione del cavalcaferrovia. Il presidente Giannicola D'Amico ha scritto al commissario straordinario della Provincia Castelli per metterlo al corrente degli enormi disagi che una simile situazione avrebbe creato alle imprese agricole della zona.
di Alfonso Spagnulo
06/09/2013 alle 19:30:38
Chiusura passaggio a livello della morte: la Cia brindisina lamenta disagi agli agricoltori
Via il passaggio a livello della morte: a Pozzo Faceto polemiche sui ritardi per il cavalcaferrovia
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