VISITA AL PARCO
Delfini e autismo: progetto terapeutico di successo allo Zoosafari di Fasano
Un gruppo di ragazzi affetti da autismo, con alcuni educatori, ha prima assistito allo spettacolo e poi ha interagito con gli splendidi esemplari di mammiferi presenti nel parco faunistico fasanese
FASANO – Negli Stati Uniti c'è un vero e proprio programma terapeutico in cui i delfini vengono a contatto con persone affette da autismo. Secondo alcuni studi, infatti, incontri di questo tipo creano cambiamenti profondi e in alcuni casi addirittura “guarigioni miracolose” in persone colpite da alcune patologie. E nell'ambito di un progetto ed intervento educativo per persone con autismo rientra anche l'iniziativa di ieri (giovedì 18 luglio) che ha visto un gruppo di ragazzi, con educatori e psicologi, assistere ad uno spettacolo dei delfini allo Zoosafari la cui direzione, con Fabio Rausa in testa, è stata ben lieta di ospitare la comitiva. Il tutto è partito da una richiesta dell'associazione Afpa (Associazione famiglie persone autistiche) che si avvale della collaborazione di un altro sodalizio, “Dalla Luna professionisti per l'autismo”.
«Ci interessiamo di questa patologia da anni e ci occupiamo, nello specifico, di interventi educativi specializzati – dicono Paola Fiorilli e Guido D'Angelo dell'associazione “Dalla Luna professionisti per l'autismo -. In collaborazione con l'Afpa abbiamo organizzato questo progetto. Come vedete è un'escursione al delfinario di Fasano con i nostri ragazzi accompagnati anche da alcune famiglie. La finalità è quella di far partecipare alla vita comune i nostri ragazzi in modo che una persona con l'autismo possa dire “anch'io lo posso fare”. Tutto questo naturalmente rispettando quelli che sono i loro tempi, le loro caratteristiche e con l'intento di generalizzare all'esterno quelli che sono gli apprendimenti sociali, relazionali, cognitivi, emotivi e comunicativi che i ragazzi imparano prima all'interno dei nostri studi e di situazioni protette. E' molto importante che si facciano queste escursioni in quanto, pur avendo un carattere ludico, hanno in se una valenza fortemente educativa perché i ragazzi possono portare fuori quelli che sono i loro apprendimenti. Vorremmo attivare una collaborazione con lo Zoosafari e nello specifico con gli addetti al delfinario perché sono stati proprio gli stessi ragazzi a chiedercelo. Vogliono guardare e interagire con i delfini. Molti di loro sanno più di noi in materia. Questa, pertanto, è sì un'esperienza fondata sul piacere ma oltre questo vengono generalizzate quelle che sono le loro conoscenze e competenze. La nostra attività, rispetto a quella dell'associazione Afpa, risiede nel fatto che, pur portando avanti un metodo scientifico che è quello cognitivo-comportamentale, lo stesso lo applichiamo nel contesto di vita quotidiana. Questo fa sì che la persona affetta da autismo possa trarne il massimo beneficio. Per esempio i nostri ragazzi hanno una grossa difficoltà nell'adattamento alle situazioni nuove e ad orari diversi. Per questo c'è un lavoro preparatorio a monte per far sì, per esempio, che possano mangiare un panino ad un orario diverso dal solito. Il nostro lavoro è proprio quello di renderli più flessibili rispetto a quelle che sono le rigidità tipiche dell'autismo».
I ragazzi, con istruttori e familiari, hanno gradito davvero tanto lo spettacolo e il momento successivo a loro riservato grazie anche alla totale disponibilità delle istruttrici dei delfini che hanno fatto vedere loro alcune fasi dell'addestramento giornaliero dei mammiferi.
di Alfonso Spagnulo
19/07/2013 alle 08:34:26
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