SANITà IN CRISI
Ospedale di Fasano: è tempo che si sveglino anche i nostri amministratori
In silenzio il nosocomio fasanese sta lentamente morendo e del nuovo ospedale, al momento, non si parla più: da parte della politica solo un tentativo del Partito Democratico
FASANO - In questi ultimi giorni è tornato prepotentemente d'attualità il tema sanitario per quanto concerne le strutture ospedaliere. E proprio Fasano è al centro dell'attenzione. Il segretario generale della Fials Giuseppe Carbone ha denunciato lo stato di agonia in cui versa il nosocomio fasanese che è stato lentamente depauperato di ogni reparto e rischia, ormai, di essere solo un contenitore vuoto. Ieri (lunedì 1° luglio) il consigliere regionale Fabiano Amati ha chiesto di conoscere l'attuale situazione dei procedimenti relativi alla costruzione dei nuovi ospedali tra cui quello che dovrebbe nascere tra Fasano e Monopoli. E la nostra classe politica? Una sola parola: dorme. O meglio. Il tentativo di sensibilizzare i nostri amministratori alla questione ospedale è stato fatto dai consiglieri del Partito Democratico Luana Amati e Vittorio Fanelli che nello scorso consiglio comunale hanno presentato una mozione affinché si costituisca una commissione comunale speciale di controllo sulla osservanza delle disposizioni regionali e sulla qualità del servizio sanitario reso al territorio di Fasano. Questo perché, è inutile prendersi in giro, mentre l'ospedale di Fasano è stato oggetto di una mirata opera di "demolizione", altri nosocomi che pur dovevano essere interessati dal nuovo piano ospedaliero sono rimasti intatti, vedi Ostuni.
"Il nostro è l'ennesimo tentativo di richiamare l'Amministrazione ad impegnarsi per il nostro Ospedale - spiega il consigliere Pd Luana Amati -. Il nostro obiettivo, che spero appartenga a tutti, è quello di non abbassare la guardia nella difesa dei diritti del nostro territorio. Per questo motivo, con questa mozione abbiamo voluto ulteriormente sollecitare l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto nella convinzione del ruolo fondamentale dell'Istituzione nella tutela dei diritti dei cittadini attraverso la vigilanza sull'attuazione di quanto disposto nella delibera regionale. E', pertanto, il momento in cui l'Amministrazione non si può limitare a scaricare responsabilità attuali ma deve fermamente intervenire affinché venga attuato quanto previsto dal Piano di Riordino adottando ogni strumento necessario anche al fine di rimediare agli evidenti errori compiuti nel tempo. E' ovvio che la nostra proposta di questa Commissione, che si inserisce in un concreto discorso di collaborazione istituzionale, deve andare nella direzione del lavorare tutti sodo e con convinzione circa i risultati da realizzare avendo come fine comune e condiviso quello di arrestare l'evidente atteggiamento di negligenza nei confronti del nostro territorio e del nostro servizio ospedaliero. Questa classe politica non può permettersi un ulteriore fallimento".
La mozione, in consiglio comunale, è stata approvata ed entro trenta giorni dovrebbe essere nominata. La speranza è che, da parte dei nostri amministratori, non sia solo un "contentino" verso l'opposizione ma ci sia una vera e propria presa di posizione in quanto se prima ci si trincerava dietro la giustificazione del nuovo ospedale, l'uscita di Fabiano Amati ha lasciato intendere che qualcosa, per la nascita della struttura, non sta andando nel verso giusto. E chi ci governa, sindaco in primis, ha il dovere di lottare per la salute dei suoi cittadini, quanto meno per i servizi che erano stati promessi (vedi Tac) e al momento sono solo un sogno.
Di seguito la mozione presentata dal Partito Democratico
Premesso che é compito della Politica il prendere le decisioni relative alle scelte dei bisogni pubblici così come indicare le modalità da seguire per realizzarli; che è, successivamente, compito della Pubblica Amministrazione altrimenti detta “burocrazia” dare solo attuazione ai programmi ed agli obiettivi di Governo; che è ancora compito della Politica vigilare perché, nell'esecuzione delle disposizioni normative, la Pubblica Amministrazione si attenga a quanto statuito dagli organi di Governo anche per evitare che la non fedele realizzazione di quanto normato possa sia stravolgere gli obiettivi che la Politica si prefigge sia, attraverso la non aderenza a quanto disposto, la produzione di danni alla collettività di cui inevitabilmente la stessa Politica si assume la esclusiva di responsabilità nei confronti dei cittadini; che, per queste ragioni, la Politica non può, colpevolmente, restare indifferente e ricoprire il ruolo di mero ed impotente osservatore allorquando vi sono degli importanti stravolgimenti nella vita di una comunità che se non adeguatamente monitorati pregiudicano il futuro di un territorio; che fin dall'insediamento di questa Amministrazione il Partito Democratico ha denunciato – anche in una successiva nota congiunta con l'Udc del luglio 2012 – che si stava assistendo all'emanazione di disposizioni da parte dell'Azienda Sanitaria tendenti ad indebolire la struttura di Fasano chiedendo che, in merito al Piano di Riordino Ospedaliero predisposto dalla Regione Puglia e che interessava anche il Comune di Fasano, fosse costituita una Commissione Comunale per il costante controllo sulla perfetta osservanza delle disposizioni della stessa Regione da parte dell'Amministrazione Pubblica incaricata; che, si ricevevano in tal senso rassicurazioni dal Sindaco ma purtroppo ad oggi tale commissione non è ancora stata istituita; he vi è un'inarrestabile perpetrarsi di comportamenti di spoglio ai danni della struttura fasanese. Si segnalano, infatti, disservizi dovuti a improvvise distrazione di personale dal locale nosocomio verso altre strutture, sospensione dei servizi come reperibilità cardiologica, servizio dialisi, riduzione orari ambulatori di ginecologia con improvvisa impossibilità di eseguire mammografie in loco, mancato previsto aumento di posti letto del Reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale e progressiva diminuzione di una serie di altri servizi; il tutto accompagnato da un pericoloso clima di smobilitazione che genera nell'utenza oltre ad un profondo e grave malcontento anche situazioni di forte tensione che rischiano di tradursi in problemi di ordine pubblico; considerato che - è urgente un intervento attivo da parte dell'Amministrazione ad evitare danni irreparabili, valga a tal fine e per tutti ricordare quanto accaduto per il reparto di Ostetricia che nella deliberazione regionale del 15.12.2010 n. 2791 attribuiva all' Ospedale di Fasano 24 posti letto per l'Unità di Ostetricia e Ginecologia e 20 per Pediatria disponendo la chiusura del relativo reparto di Ostuni ed alla quale con grande colpa non si è mai data attuazione determinando, ovviamente, una divisione dei ricoveri fra i due presidi, omissione questa che non ha poi permesso all'Ospedale di Fasano di superare l'ostacolo nel frattempo disposto dal Governo dei 500 parti l'anno e senza contare che ad oggi il reparto di Ostetricia e Ginecologia risulta caparbiamente ancora aperto solo ad Ostuni; - la Sanità è un aspetto fondamentale della vita e del benessere dei cittadini; - per tutte le ragioni suddette è improcrastinabile un serio intervento dell'Amministrazione atto ad evitare ulteriori sorprusi e a gestire questa delicata fase fino alla realizzazione del Nuovo Ospedale (per il quale il Partito Democratico si sta battendo ed adoperando) ed alla auspicata riconversione della struttura esistente invita e impegna - Il Sindaco ed il Consiglio Comunale a dichiararsi favorevole all'istituzione di una commissione consiliare per il controllo e la vigilanza sulla perfetta osservanza delle disposizioni regionali e sulla qualità del servizio sanitario reso al territorio; - A dare incarico al Presidente ed alla Conferenza dei Capigruppo di provvedere a quanto necessario per l'istituzione di tale commissione riferendo al Consiglio le relative misure entro 30 giorni
di Redazione
02/07/2013 alle 09:15:11
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