LIETI EVENTI
Una cicogna bianca nidifica su una palma allo Zoosafari
Questa è la storia di Filù, esemplare di cicogna bianca, ospite del parco faunistico fasanese che ha costruito il suo nido su di una palma che è rinata.
La cicogna sul suo nido
FASANO - La “favola” della cicogna che porterebbe in un fagotto i neonati nelle case delle giovani madri umane in attesa è una suggestiva leggenda nata secoli addietro tra la povera gente dell'Europa Centrale; essa si basa in realtà su un equivoco che ha comunque fondamenti biologici e fisiologici attendibili. In passato, quando in casa nasceva un bimbo (e si sa che fino a pochi decenni fa il parto in casa era la norma), ne risultava un maggior utilizzo del camino per riscaldare meglio gli ambienti; se la nascita avveniva in primavera, coincideva casualmente con il ritorno delle cicogne dall'Africa, le quali sceglievano naturalmente di nidificare proprio sui comignoli più caldi, cioè quelli con il camino acceso e quindi quelli con un cucciolo umano appena arrivato. Se vogliamo essere quindi più esatti, erano proprio i bambini a portare le cicogne più che il contrari.
Ma che senso ha questo preambolo che ci riporta così indietro nel tempo? E' solo un aggancio per una simpatica storia dei giorni nostri, che ci dimostra come la natura possa superare spesso ogni difficoltà. Questa storia è sotto gli occhi di tutti i visitatori dello Zoosafari di Fasano, su di una palma antistante il grande piazzale d'accesso, e racconta di una femmina di cicogna ospite del parco faunistico fasanese che vive libera insieme a 23 sue consimili, tutte provenienti da un centro di recupero polacco che le ospitava perché raccolte nel loro ambiente naturale ferite o ammalate. «Questo nutrito gruppo di esemplari – spiega il direttore del parco Fabio Rausa -, proprio perché non più recuperabile per il reinserimento in natura, fu affidato a noi per dare a queste creature tutte le cure e l'affetto che meritano ed esse, sin dal loro arrivo avvenuto il 27 ottobre del 2008, rappresentano un imperdibile spettacolo di fascino ed eleganza». Ma cosa ha fatto questa femmina, chiamata familiarmente Filù, di particolare? Ha praticamente costruito il suo enorme nido di stecchi proprio sulla chioma un po'spoglia di una palma alta circa 6 metri ed in esso ha deposto le sue splendide uova beneauguranti, tranquilla e beata tra gli sguardi increduli di tutti i visitatori. E che dire poi del suo amato, impossibilitato a volare per antiche menomazioni, che non può aiutarla presso il nido ma che la aspetta ogni giorno nell'area delle cicogne per brevi e fugaci momenti di intimità? Ma non finisce qui: cosa dire anche di una palma che pareva definitivamente morta a causa del famigerato “punteruolo rosso” e che invece riprende a germogliare proprio quando la cicogna la sceglie come base per la sua futura nidiata? Ci manca soltanto che dalla palma venga fuori un cavolo e così avremo capito definitivamente come nascono i bambini.
Ma, tornando seri, prendiamo atto di come solo madre natura possa darci simili emozioni, non solo appunto quando si manifesta nell'ambiente naturale (scusate il gioco di parole) ma addirittura anche quando è immersa nell'habitat caotico e rumoroso dell'uomo moderno! Ora non ci resta che attendere la schiusa: comunque vada, grazie Filù.
di Redazione
25/04/2012 alle 14:26:39
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