Gli studenti del 'Da Vinci' a lezione di vela

FASANO - Creare una cultura nautica tenendo d'occhio lo sviluppo fisico degli studenti ma anche offrendo loro una prospettiva futura di nuova occupazione. Ha davvero tanta originalità il progetto che da anni porta avanti l'istituto superiore "L. da Vinci” di Fasano diretto da Stella Carparelli. In sinergia con il Circolo Velico Lucano di Policoro (uno dei primi ad essere affiliati alla Federazione Italiana Vela) ha optato per un ulteriore percorso didattico attraverso processi indirizzati allo sviluppo di una sana coscienza ambientale, instaurazione dei corretti modelli di vita sportiva, la scoperta e ricerca, attraverso l'arte e la letteratura, della cultura marinara con l'acquisizione di conoscenze e di abilità che costituiranno la base di future professionalità. Questa mattina (martedì 21 maggio), alcuni rappresentanti del centro lucano, guidati dal presidente Sigismondo Mangialardi, hanno tenuto proprio al liceo fasanese, alcune lezioni teoriche e pratiche sulla disciplina velica a cui hanno partecipato, a scaglioni, gli studenti delle prime tre classi. I ragazzi frequentanti le terze classi, poi, effettuano successivamente un viaggio d'istruzione al centro velico avendo momenti di apprendimento legati allo sport con corsi di vela, di canoa e soprattutto orientamento.

«Abbiamo voluto immaginare una gita che rispondesse anche ai bisogni formativi a livello fisico dei ragazzi - spiega la dirigente Carparelli -. Non è un caso che sono proprio quelli di terza a parteciparvi dato che sono nella fase di passaggio dalla preadolescenza all'adolescenza. Abbiamo registrato un alto indice di gradimento. I ragazzi partivano titubanti e tornavano entusiasti». Per questo si è pensato di coinvolgere anche altre classi proponendo un momento di formazione come quello vissuto nella mattinata di oggi. L'incontro odierno è stato aperto anche ai genitori perché si è pensato anche ad un campo-scuola estivo, sempre al centro velico, a costi accessibili. L'idea dell'istituto fasanese è quella di poter magari dare un'opportunità professionale ai ragazzi. «Possimao pensare ad un circolo velico locale quando saranno terminati i lavori al porto di Savelletri - conclude la Carparelli -. Ci sembra un posto adatto, Per di più i ragazzi, quando terminano il corso estivo, ottengono anche un brevetto da istruttori di vela che potrebbero utlizzare come nuovo sbocco professionale con profili innovativi. Il mio compito è anche quello di legare la didattica al territorio e questo progetto ci sembra adatto allo scopo».