Trasporto scolastico: gara contestata e ricorsi al Tar

FASANO - Un nuovo contenzioso in una gara pubblica bandita dal Comune di Fasano rischia stavolta di bloccare l'appalto del servizio di trasporto alunni che fino al 15 giugno, grazie ad una proroga dettata proprio dal ritardo nell'assegnazione, sarà espletato dalla ditta fasanese che ci ha pensato negli ultimi anni ovvero la "Coop. Faso". Ma andiamo per ordine. L'amministrazione comunale ha indetto la gara per aggiudicare il servizio per i prossimi cinque anni. Ma già all'apertura delle prime buste, nel verificare se le ditte partecipanti avessero i requisiti per l'ammissione, la procedura si è ingarbugliata. Il dirigente municipale Fernando Virgilio, che presiede la commissione giudicatrice, ha infatti ammesso due ditte, la "Ciccimarra Carlo" di Cisternino e l'associazione temporanea di imprese costituita fra "Roberto & Dongiovanni" di Noci e "Caponio Francesco" di Santeramo. Sono state invece escluse le due aziende fasanesi partecipanti: la "Coop. Faso" appunto, e la "Autoservizi Ferrara Luigi & C.".

L'esclusione della Coop. Faso sarebbe stata determinata dalla "Mancanza della dichiarazione riguardante il possesso di certificazione di qualità", in violazione del "disciplinare di gara, che prescrive la dichiarazione di essere in possesso di tale certificazione quale requisito essenziale per l'ammissione". La commissione ha inoltre stabilito che "la mancanza della dichiarazione attestante il possesso di certificazione di qualità determina incertezza in ordine alla corretta formazione della cauzione provvisoria, la cui mancata costituzione determina specificamente una causa di esclusione dalla gara".

Per quanto riguarda, invece, la ditta Ferrara, è stato rilevato che "dalla lettura della dichiarazione concernente il possesso del requisito di capacità tecnica e organizzativa non si evince il possesso del requisito relativo allo svolgimento, nel triennio antecedente alla data di pubblicazione del bando, di alcun servizio di trasporto scolastico, per un importo complessivo di fatturato nel triennio antecedente non inferiore a 500mila euro. Il requisito illustrato è inderogabile in vista dell'ammissione alla gara".

Ma le due ditte fasanesi non ci stanno e hanno promesso battaglia. La Coop. Faso sostiene di essersi attenuta letteralmente ai dispositivi del bando, che a suo giudizio mostrava delle anomalie, e di aver inserito il certificato contestato in altra busta allegata all'offerta, ancora da aprire.

Per la ditta Ferrara, a quanto pare, il "pasticcio" sarebbe diverso: la clausola restrittiva che prevedeva il requisito di aver fatturato negli ultimi cinque anni almeno 500mila euro per trasporto alunni, sarebbe stata specificata male, e quindi si presterebbe anche ad altre interpretazioni, favorevoli alla ditta. Quest'ultima, come previsto, difesa dall'avvocato Dino Musa, ha presentato già ricorso al Tar contro il Comune di Fasano e le altre ditte partecipanti (atto dovuto quest'ultimo) chiedendo l'annullamento, previa emanazione di misure cautelari, del provvedimento di esclusione e di tutti gli altri atti o provvedimenti "pure presupposti, connessi, conseguenziali e/o derivanti rispetto a quello impugnato, ancorché non conosciuti".

Ecco quindi che il Comune si trova tra l'incudine e il martello. Il dirigente di fatto, come detto, non ha ancora assegnato la gara anche perché sembra chiaro che se le ditte fasanesi venissero riammesse alla gara sarebbero le altre due a rivolgersi al Tar. Secondo alcuni esperti la soluzione migliore sarebbe quella di annullare tutto e ricominciare da capo. Una sorta di ammissione di colpa, insomma, da parte della macchina comunale, che però eviterebbe probabilmente lunghi contenziosi.