Modificato il regolamento edilizio comunale: sarà più facile aprire attività nel centro storico

FASANO - Sono state approvate all'unanimità, nel Consiglio comunale di ieri (lunedì 6 maggio), le modifiche e le integrazioni al Regolamento edilizio del Comune di Fasano che «consentiranno l'apertura di esercizi commerciali, artigianali e di ristorazione in locali piccoli del centro storico, con superfici e altezze inferiori rispetto a quelle previste normalmente - afferma il sindaco Lello Di Bari -. Si tratta di uno strumento regolamentare importante che viene incontro alle esigenze di coloro che vogliono impiantare un nuovo esercizio nel nostro borgo antico – sottolinea il sindaco – in un momento difficile per tutti sul piano economico in generale. In questo modo agevoliamo certamente l'apertura  di nuove attività sia per i giovani che per coloro che, già titolari di esercizi commerciali a Fasano, vogliano trasferirsi nel nostro bel centro storico».

La proposta dell'Amministrazione comunale, votata all'unanimità dei presenti nella seduta consiliare, si sostanzia nell'introduzione di un nuovo articolo, il 62 bis, nel Regolamento edilizio, che fissa nuovi parametri «in fatto di superfici ed altezze minime dei locali nell'umbraculum – spiega Renzo De Leonardis, assessore alle Attività produttive e ispiratore delle modifiche -. Ritengo che queste novità, assieme a quelle introdotte un mese fa sulle agevolazioni fiscali per chi apre o trasferisce un esercizio commerciale, artigianale e di ristorazione nel centro storico, siano un contributo serio ad incentivare nuove attività e dare ossigeno alla nostra economia. Peraltro, l'obiettivo finale di questi due provvedimenti è il rilancio e la valorizzazione dell'intero nostro borgo antico, che deve ancor di più essere attrattore di interessi, non soltanto per cittadini fasanesi ma, anche, per vacanzieri e turisti. L'elaborazione delle modifiche al Regolamento è stata piuttosto complessa tanto più che, ovviamente, il tutto doveva essere armonizzato con la legislazione vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché con la normativa in materia di superamento delle barriere architettoniche. Pertanto colgo l'occasione per ringraziare il lavoro fatto e, segnatamente, il capogruppo consiliare Giuseppe Zaccaria, oltre all'assessore a Pianificazione e Assetto del territorio, Giuseppe Angelini, per la sensibilità mostrata alle mie sollecitazioni».

L'articolo 62 bis del Regolamento edilizio prevede, in deroga, che l'apertura di attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, di esercizi commerciali al dettaglio, di botteghe artigiane ricadenti nel perimetro dell'umbraculum, possa avvenire in locali in cui l'altezza minima interna dovrà essere di almeno 2,50 mt. (per le coperture a volta, l'altezza della linea di imposta non dovrà essere inferiore a mt. 1,80) mentre per i servizi igienici è ammissibile un'altezza minima di 2,20 mt. Per le attività che comportino avere una cucina per la preparazione di pasti, la superficie minima dovrà essere di 10 mq.. Oltre i 20 pasti la superficie minima del locale deve essere incrementata di 0,50 mq. per ogni nuovo pasto.

La superficie complessiva delle sale-somministrazione non deve essere inferiore a 1,20 mq per ciascun posto a tavola e comunque proporzionata alla superficie della cucina. In ogni caso, il commerciante o l'artigiano che volessero aprire un'attività nel centro storico applicando queste deroghe dovranno presentare richiesta specifica al Comune, accompagnata da un progetto edilizio a firma di un tecnico, attestante l'impossibilità di rispettare le altezze e le superfici minime regolamentari, prevedendo soluzioni alternative atte a garantire, comunque, idonee condizioni igienico-sanitarie, ovvero microclimatiche, anche attraverso l'ausilio di idonei presidi (elettromeccanici e/o altro) approvati dall'Asl brindisina.