RECUPERO CREDITI
Equitalia per recuperare i crediti della sanità? La Regione stoppa l'idea della Asl brindisina
Nei giorni scorsi la direzione generale della Asl di Brindisi aveva deliberato in questo senso ma arriva il no dell'assessore Gentile
FASANO – Pericolo scampato per molti inadempienti della sanità brindisina tra cui anche molti fasanesi. Infatti l'assessore regionale alla sanità Elena Gentile ha invitato la direzione generale dell'Azienda sanitaria brindisina a recedere sulla decisione di rivolgersi ad Equitalia per recuperare i crediti di visite specialiste prenotate e mai disdette o ticket non pagati al Pronto Soccorso. Proprio ieri (venerdì 26 aprile), infatti, l'Asl brindisina aveva reso noto che il 23 aprile aveva emesso una delibera con cui di definiva il recupero coatto delle somme a lei dovute da centinaia di utenti tra cui anche molti fasanesi. Ci si sarebbe rivolti ad Equitalia che avrebbe emesso anche cartelle esattoriali di basso importo, a seconda del servizio non pagato. Se da una parte l'azione sarebbe servita a far recuperare molti dei crediti che l'Asl vanta dall'altra sarebbe stata l'ennesima mazzata per un'utenza che, almeno in campo sanitario, deve già subire parecchie vessazioni. Infatti l'Asl non rimborsa mica il cittadino per le lunghe liste d'attesa che occorre fare per alcune visite specialistiche.
Ma, come detto, all'idea dell'Asl si è opposta l'assessore regionale Gentile che ha chiesto e ottenuto la revoca della delibera. «Sulla questione del recupero dei crediti riguardanti i ticket non pagati – ha spiegato l'assessore – sarà effettuata a brevissimo termine una ricognizione su tutta la Regione, per comprendere e interpretare le ragioni dei mancati pagamenti ed eventualmente costruire interventi che non siano un'ulteriore vessazione a carico di chi magari, pur avendo seri problemi di salute, attraversa un momento di particolare difficoltà economica. Respingiamo dunque la logica del recupero crediti coatto in un settore che deve comunque garantire il diritto alla salute. Incontrerò nei prossimi giorni i direttore generale di tutte le Asl per raccogliere dati e impostare una campagna di informazione che convinca i cittadini a farsi protagonisti di comportamenti rispettosi della organizzazione dei servizi di diagnosi specialistica in tutta la Regione. Per esempio, prenotare un esame o una visita e non comunicare la propria indisponibilità in tempo utile, oltre a un possibile danno economico, allunga a dismisura le liste di attesa, danneggiando gli altri pazienti in attesa».
di Redazione
27/04/2013 alle 07:45:50
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