Pochi medici: un reparto di pediatria tra Fasano e Ostuni dovrà chiudere?

FASANO – Altre nubi si addensano sull'ospedale di Fasano e, in particolare, su uno dei reparti storici e meglio funzionanti in assoluto da anni: la pediatria. Il suo destino pare sia ora nelle mani del direttore generale dell'Azienda Sanitaria brindisina Paola Ciannamea che dovrà decidere se tenere aperto il reparto di Fasano o quello di Ostuni. Il perché è presto detto. Ci sono seri problemi per la turnazione dei medici in quanto sotto organico ed essendo i due reparti appartenenti allo stesso presidio occorre prendere una decisione.

La direzione sanitaria si è così affidata alla Ciannamea che dovrà ora valutare la situazione ma sembra ormai quasi scontato che uno dei due chiuderà e l'altro, così, potrà avere il giusto numero di medici in turnazione. Se si dovesse tener conto della struttura e della storia medica Fasano appare in netto vantaggio. Ma non sempre le decisioni vengono prese su questo tipo di indicazioni. Subentra la politica che decide per proprio conto non tenendo in considerazione fattori importanti. Ostuni, ad esempio, potrebbe porre sul tavolo il fatto che Fasano non abbia più ostetricia e che pediatria deve essere allocata in un nosocomio dove questa ci sia. Ma, a dire la verità, il piano di riordino parla chiaro. Anche la Città Bianca non ha più ostetricia e che il reparto, se è ancora funzionante, lo deve a dei lavori che si stanno effettuando all'ospedale di Francavilla Fontana che ne hanno rallentato il definitivo spostamento.

Oltre tutto, proprio da Francavilla, hanno fatto sapere di essere già pronti a sobbarcarsi l'intero onere di ostetricia anche del plesso ostunese. Un quadro, come tanti negli ultimi tempi in campo sanitario, molto complicato. Ma, campanilismo a parte, per Fasano la perdita anche di pediatria sarebbe gravissima. Abbiamo detto della storia medica con le tante professionalità che vi hanno orbitato e ancora ci sono ma il reparto è un vero gioiello di organizzazione oltre che strutturalmente adeguato.