INIZIATIVA COLLETTIVA
Chiusura del Tribunale: gli avvocati di Fasano presentano ricorso al Tar
Quasi sessanta professionisti hanno affidato a Sante Nardelli il compito di resistere alle ultime decisioni del presidente del Tribunale di Brindisi
FASANO - Avevano promesso battaglia e così è stato. Gli avvocati di Fasano non ci stanno alla chiusura della locale sezione distaccata del Tribunale, operazione che ha visto il primo passo compiuto lo scorso 2 aprile con l'inizio del trasferimento, deciso dal presidente del Tribunale di Brindisi Francesco Giardino, dei primi fascicoli giudiziari. Così, su iniziativa della Libera Associazione Forense, sodalizio presieduto da Italia Ditano e che raccoglie la maggior parte degli avvocati di Fasano e Cisternino, si è deciso di passare al contrattacco. Quasi sessanta avvocati hanno deciso di ricorrere al Tar e saranno rappresentati dal loro collega Sante Nardelli. Il gruppo di legali ha presentato l'atto contro il Ministero della Giustizia e il Tribunale di Brindisi. Chiedono l'annullamento, previa sospensione cautelare, del decreto proprio del presidente del Tribunale di Brindisi, datato 22 marzo, col quale è stato disposto “l'accentramento degli affari giudiziari civili dalle sezioni distaccate alla sede principale”.
Il trasferimento coatto è iniziato, come detto, il 2 aprile ad iniziare con i procedimenti riguardanti le esecuzioni immobiliari, le tutele e le curatele e le nuove iscrizioni a ruolo dei procedimenti ordinari. Dal primo luglio, invece, lasceranno le sedi distaccate tutti i procedimenti non trasferiti con il primo scaglione, tranne quelli pendenti; dal 22 luglio tutto il resto. I procedimenti penali seguiranno invece un altro iter con le udienze che andranno avanti nelle sedi distaccate sino al 13 settembre, giorno della riapertura dell'attività giudiziaria. “Il Comune di Fasano – scrivono nel ricorso gli avvocati -, nel quale tale sezione ha sede, conta circa quarantamila abitanti residenti, mentre il Comune di Cisternino ne conta circa dodicimila, senza considerare l'aumento demografico estivo dovuto ai flussi turistici che porta i due Comuni, di particolare pregio e notorietà sotto tale profilo, a raddoppiare tali cifre, cui si aggiungono le presenze giornaliere di turisti e visitatori “occasionali” attratti dalle bellezze dei luoghi con presenze che raggiungono nella stagione estiva centinaia di migliaia di dimoranti”. L'incidenza di cittadini “domiciliati non residenti” e dei turisti che popolano la costa e la collina ricadente nella circoscrizione territoriale della sezione fasanese, specifica l'avvocato Nardelli nel ricorso, determina un rilevante contenzioso civile (dall'infortunistica stradale alle cause immobiliari legate alle “seconde case” ed all'attività commerciale) e penale, per il principio della competenza territoriale secondo il locus commissi delicti.
Seguono una serie di motivazioni che spingono gli avvocati di Fasano a contrastare, così, la decisione imposta dal presidente Giardino mentre si sottolinea che altri presidenti di Tribunali, invece che optare per il trasferimento, hanno voluto rispettare la previsione del mantenimento delle cause, almeno per quest'anno, nelle sedi distaccate destinate alla soppressione. L'articolato ricorso presentato da Nardelli si chiude con la richiesta al Tar, in via cautelare, della “sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati, e nel merito, previa declaratoria della rilevanza e non manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale evidenziate nel presente ricorso, che comporteranno anche esse l'illegittimità dei suddetti provvedimenti, l'annullamento degli atti impugnati”.
di Redazione
12/04/2013 alle 01:00:05
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