INIZIATIVA LEGALE
Comitato vuol proporre class action contro le Terme di Torre Canne
Lo scopo è quello di voler dare battaglia dopo la nota vicenda dei casi di broncopolmonite registratisi tra luglio e settembre nel 2009
FASANO - Un comitato per dare battaglia nelle aule di tribunale nella speranza di ottenere giustizia. A costituirlo sono le tante persone rimaste coinvolte nei casi di broncopolmoniti verificatisi, a causa di una presunta contaminazione, nel periodo tra luglio e settembre del 2009, alle Terme di Torre Canne. Ci furono numerosi casi accertati e anche alcune morti sospette. Il 15 aprile prossimo molti diretti interessati e familiari si incontreranno in una particolare assemblea convocata a S. Michele Salentino. Una data non scelta a caso ma è proprio il giorno prima della ripresa del processo che vede alla sbarra Silvio Maresca, amministratore della società proprietaria della struttura; Vittorio Valerio, direttore sanitario delle Terme e Massimo Casciano, vice direttore della struttura. Sono tutti assistiti dall'avvocato Massimo Manfreda. Gli imputati sono accusati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi. «Solo di 110 si hanno notizie certe in ordine a ricoveri presso ospedali o sottoposte a cure mediche per problemi di polmonite – scrivono in un comunicato stampa i promotori del comitato -, e tre di essi sono decedute in concomitanza della somministrazione delle cure termali; non si sa il numero esatto di coloro che pur essendosi ammalati non hanno presentato nessuna istanza di risarcimento del danno in sede civile o denuncia penale. Profonda delusione ed amarezza viene espressa dai danneggiati dalle cure e dai parenti dei tre defunti, per l'atteggiamento tenuto dalle Terme di Torre Canne, che invece di scusarsi per quanto accaduto, hanno presentato una nota difensiva, pur lecita e legittima dal punto di vista giuridico, che, a loro parere, non rende giustizia alla verità, poiché contraddice alcuni punti chiave accertati dalle indagini effettuate con atti irripetibili o con l' incidente probatorio, circa la presenza dell'agente patogeno che ha causato le polmonite (lo Pseudomonas), rilevando la condotta omissiva tenuta dalla struttura termale e la correlazione tra condotta ed evento».
Ecco quindi l'idea di formare un comitato che darà battaglia, come detto, nelle aule, civili o penali, dei tribunali finché non ci sarà giustizia. «Vogliamo impedire che in futuro – fanno sapere ancora – bambini, ragazzi, giovani o adulti possano incorrere in situazioni simili invece che ricevere benefici». Gli aderenti al comitato vorrebbero anche allargare il cerchio della loro battaglia coinvolgendo, ad esempio, le associazioni di tutela del consumatore come Cittadinanza Attiva, Adoc o Codacons. Insomma, l'intenzione è quella di promuovere una vera e propria class action contro la struttura di Torre Canne e cercare, magari, di trovare altre persone che, pur restando coinvolte nella vicenda, non hanno ancora fatto azioni di rivalsa giudiziaria. «Ci riuniremo il 15 aprile nella sala consiliare di S. Michele Salentino – concludono i promotori - affinché questo costituendo comitato si possa dare una formale struttura organizzativa e si possano programmare le prossime iniziative da intraprendere; certamente la vicenda non finirà con la prossima udienza del 16 aprile prossimo».
di Redazione
11/04/2013 alle 08:28:47
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