PER NON DIMENTICARE
Una piazza per Palmina Martinelli, la ragazza bruciata viva nel1981
Oltre al sindaco Lello Di Bari sarà presente anche Nicola Magrone, il pm che curò il processo legato alla morte della sfortunata fasanese.
Il largo che sarà intitolata a Palmina Martinelli
FASANO - Fasano non dimentica. Lunedì prossimo (23 aprile), alle 11, il Largo sito al lato della sede del comando di Polizia municipale prenderà il nome di “Largo Palmina Martinelli: vittima della violenza e del degrado sociale, 1967-1981”.
La targa verrà scoperta, nel corso di un'apposita cerimonia, dal sindaco Lello Di Bari. Nell'occasione sarà presente Nicola Magrone, l'allora pubblico ministero del processo legato alla morte della Martinelli, che diede alle stampe anche il libro “Fatti tuoi. Cronaca di un omicidio negato. Il processo a Palmina” e che oggi dirige “Sudcritica”, rivista di discussione e di dibattito su istituzioni e società.
«Nell'ottobre scorso, in qualità di presidente, proposi alla Commissione comunale sulla toponomastica d'intitolare una strada o piazza alla povera Palmina – racconta il sindaco Lello Di Bari – e all'unanimità condividemmo l'individuazione dell'area situata al lato della attuale sede del comando dei vigili urbani. Il Prefetto di Brindisi, come prevede la normativa vigente in materia di intitolazione di vie, a febbraio scorso ha autorizzato l'intitolazione del Largo alla Martinelli, assieme ad altre autorizzazioni per altre intitolazioni di strade fasanesi. Così – afferma il sindaco – lunedì sarà scoperta la targa toponomastica intitolata a Palmina: un atto non formale per me, ma certamente velato di un'emozione del tutto particolare; il ricordo che ho di quell'infausto giorno, in cui Palmina fu arsa viva, è drammatico e commovente al tempo stesso – spiega il sindaco Di Bari -; fui proprio io ad essere chiamato in Pronto soccorso, come medico-chirurgo allora dell'ospedale di Fasano, ad intervenire subito dopo il tragico episodio, verificando le disperate condizioni della povera ragazza che decidemmo subito di trasferire al Policlinico di Bari nel reparto grandi-ustionati».
Nel dicembre del 2010 il sindaco Di Bari, ricevendo a Palazzo di Città la locale delegazione di Sinistra Ecologia e Libertà, guidata dalla segretaria Carmen Cofano e composta da Gino Vinci e Franco Vergine, volle apporre la propria firma (a mo' di accordo simbolico) sulla petizione proposta da Sel (depositata a Palazzo di Città) per intitolare una pubblica via o piazza proprio a Palmina Martinelli, la 14enne fasanese arsa viva nella sua abitazione l'11 novembre del 1981 e che trovò la morte nel dicembre successivo dopo un mese di agonia.
«Quando abbiamo adottato la decisione in seno alla Commissione toponomastica, poi deliberata dalla mia giunta comunale, mi sono adoperato affinché il Largo fosse al più presto intitolato a Palmina: volevo essere io stesso – sottolinea il sindaco Di Bari – a scoprire la targa per l'alto valore sociale e civile che, come città, dobbiamo attribuire a questa intitolazione, giacché Palmina è, e rimarrà, il simbolo di una ragazzina che ha avuto la forza di dire no a chi la voleva instradare sulla strada della prostituzione e che per questo rifiuto ha trovato la tragica morte».
di Redazione
19/04/2012 alle 16:52:08
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