TEMI CALDI
Inquinamento e contratto Tradeco: in consiglio botta e risposta tra il consigliere Bianchi e l'assessore Angelini
Il rappresentante del movimento "in Comune" ha rappresentato alcune questioni molto delicate a cui l'assessore all'ambiente e all'ecologia ha dovuto rispondere
FASANO - Inquinamento e servizio raccolta rifiuti: questi alcuni dei temi che hanno caratterizzato parte del consiglio comunale tenutosi ieri (giovedì 14 febbraio) a Fasano. A mettere sul banco di discussione le tematiche alcune interrogazioni del consigliere del movimento “in Comune” Vito Bianchi. La prima era relativa alla nascita di una centrale a biogas alla periferia di Fasano. Bianchi ha così posto degli interrogativi sugli eventuali effetti negativi sulla popolazione. «Vorrei sapere se sussista il pericolo che il nascente impianto a biogas possa essere fattore di aumento del traffico veicolare – ha detto Bianchi -, riguardante in particolare gli autoarticolati e i camion deputati al trasporto delle biomasse da associare all'impianto, cagionando di conseguenza un peggioramento della qualità dell'aria. Inoltre se sia stato stimata la portata e la sostenibilità di un simile traffico veicolare, alla luce del fatto che, stando ai dati riportati nel costituendo Registro dei Tumori della Asl Brindisi, Fasano risulta, insieme a Brindisi, la località con i peggiori standard riguardo alla qualità dell'aria». Pronta la risposta dell'assessore all'ambiente Giuseppe Angelini. «Si tratta di un progetto che prevede la installazione di un impianto alimentato a biomassa che,utilizzando un processo di fermentazione, produce metano da cui si ricava energia elettrica – ha poi spiegato l'assessore -. La potenza elettrica nominale è di poco inferiore a 50 Kw. Il layout dell'impianto prevede una serie di elementi tra cui il più rilevante dal punto di vista degli ingombri è il digestore costituito da un volume circolare avente un diametro di 5 m e una altezza di 5 m di cui metà in interrato. Il ciclo di produzione è in continuo. Rispetto alla preoccupazione dell'incremento di inquinamento derivante dall'aumento dei flussi veicolari mi sento di poter assolutamente rassicurare la cittadinanza. D'altra parte basta fare qualche piccola considerazione sui numeri: 420 tonnellate l'anno, questa la quantità in input complessivamente prevista a cui però occorre sottrarre quella direttamente prodotta dal vivaio in sede, corrispondono a circa 42 transiti di autocarri, cioè meno di un passaggio a settimana. Un incremento assolutamente ridotto, direi non apprezzabile rispetto ai volumi di traffico esistenti. D'altra parte il sito è in prossimità di uno svincolo del raccordo tra la tangenziale e la Statale 379 per cui non ci sarà alcun carico aggiuntivo sulla viabilità urbana. L'intervento, inoltre, rappresenta una integrazione di reddito per il proponente, quanto mai auspicabile perché si possa invertire un trend in flessione molto grave che può determinare ulteriori nefaste ricadute occupazionali. A regime l'intervento dovrebbe consentire all'impresa proponente il consolidamento di 1 o 2 nuove unità di lavoro a tempo determinato. Ho citato alcuni dati elaborati recentemente dallo Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari sulla crisi della filiera florovivaistica nei quali si legge che nel decennio 2000-2010 si è registrato in Puglia una flessione del settore “fiori e piante ornamentali” del 20% (addirittura del 74% in provincia di Brindisi) e del 25% del settore “vivai” (40% nella nostra provincia). Mi sono soffermato su questi dati in considerazione del fatto che sul territorio del comune di Fasano insistono numerosi vivai e quindi il tema è di interesse rilevante per la nostra comunità. Infine, do atto al consigliere Bianchi di non aver manifestato una preclusione ideologica su questo tipo di impianti, quanto invece la necessità della massima attenzione. Su questo mi sento di offrire la massima garanzia da parte del mio assessorato, pur tra le concrete, serie difficoltà di organico in particolare nel settore ambientale».
Bianchi ha poi chiesto lumi sul nuovo contratto sottoscritto con la Tradeco per il servizio di igiene urbana. «Ho chiesto all'amministrazione comunale – dice Bianchi - se, nel servizio di raccolta dei rifiuti espletato dalla ditta Tradeco, è previsto che vengano garantiti i medesimi livelli occupazionali del passato, assicurati dalla ditta Monteco. E ancora se, a fronte del miglioramento presunto dei servizi, possa essere preventivato un incremento delle unità lavorative impegnate nella raccolta dei rifiuti, così da contribuire, sia pur parzialmente, al sostentamento lecito di altre famiglie fasanesi». Anche in questo caso si è registrato l'intervento di Angelini. «In un precedente consiglio comunale – ha ribadito ancora una volta il giovane amministratore - il sindaco in persona, in modo inequivocabile, ha rappresentato che la questione della disoccupazione è in cima all'attenzione dell'amministrazione. D'altra parte è sull'amministrazione che si riverberano le legittime e comprensibili azioni di sollecitazione dei concittadini in difficoltà. In linea con questo impegno, la garanzia dei livelli occupazionali da parte della Tradeco, è monitorata dall'amministrazione. In ogni caso, il livello occupazionale della Monteco “fotografato” nel maggio 2012 deve esser garantito per legge. Può essere incrementato se questo risulta necessario per garantire i servizi su cui si è impegnato il soggetto gestore aggiudicatario. In ogni caso l'art. 10 del contratto sottoscritto offre le garanzie di cui parliamo. Auspico che si possa partire con il nuovo gestore entro il 1° marzo, come dichiarato per le vie brevi dallo stesso, anche per ridurre al massimo frizioni e code nella gestione Monteco, di cui abbiamo avuto avvisaglie in questi giorni con la mancata conferma di alcuni contratti a tempo determinato e cui l'amministrazione ha già dato prova della massima attenzione in un incontro con la Cgil martedì scorso».
di Redazione
15/02/2013 alle 05:46:36
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