RIFORMA GIUDIZIARIA
Ufficio Giudice di Pace: il sindaco Lello Di Bari ha due mesi di tempo per salvarlo
Dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale che avverrà il prossimo 28 febbraio gli enti comunali avranno 60 giorni di tempo per assumersi gli oneri di spesa della sede
FASANO – Giorni contati per l'ufficio del Giudice di Pace a Fasano? Se il sindaco di Fasano Lello Di Bari e la sua amministrazione non effettueranno le mosse giuste nelle prossime settimane sicuramente sì con tutte le conseguenze e disagi che ne conseguiranno per l'utenza cittadina. Una nota redatta dal Ministro della Giustizia preannuncia la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del 28 febbraio prossimo dell'elenco dei Giudici di Pace soppressi. Dopo di che scatterà il termine ultimo di 60 giorni (a partire appunto dal 28 febbraio) in cui i Comuni interessati a salvare il proprio ufficio del Giudice di Pace (e tra questi c'è Fasano) dovranno fare espressa richiesta per il mantenimento dell'Ufficio, assumendone in proprio tutti i costi, con esclusione dei soli stipendi per i Giudici.
Ma vi è di più. Nello stesso comunicato del Ministero, infatti, viene precisato che non saranno ritenute valide le istanze già presentate fino ad oggi da molte amministrazioni e che queste ultime dovranno rinnovare la richiesta sempre nei 60 giorni indicati. La decisione del Ministero è attualmente fortemente contestata dagli avvocati che ritengono incostituzionale il riordino. Per di più è inaccettabile come si fissino “burocraticamente i termini per i Comuni affinché si facciano carico di tutte le spese per evitare la chiusura della sede del Giudice di Pace in un periodo di politica di tagli afli enti locali. Senza poi prevedere alternative per i cittadini. La revisione che in Italia interessa ben 675 Uffici e coinvolge altrettante amministrazioni comunali.
Come detto la palla, dopo il 28 febbraio, passerà nelle mani del sindaco Lello Di Bari. Il 9 ottobre dello scorso anno il primo cittadino fasanese, insieme al suo “collega” di Cisternino Donato Baccaro, avevano provveduto a far depositare nella sede del Tribunale di Brindisi la lettera con la quale chiedevano il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace a Fasano, tenendo fede all'impegno assunto nella riunione, convocata da Di Bari (alla luce delle richieste avanzate in tal senso dalla “Laf” – Libera associazione forense - e dal consigliere comunale fasanese dei Circoli Nuova Italia, Enrico Digeronimo) e tenutasi il 3 ottobre scorso nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano. In quella occasione i due primi cittadini s'impegnarono a redigere una lettera congiunta da far recapitare al presidente del Tribunale di Brindisi, Francesco Giardino, ed al presidente dell'Ordine degli avvocati brindisini, Carlo Panzuti.
Di Bari e Baccaro facevano riferimento, nella missiva, alla norma sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, nella quale, segnatamente, vengono cancellati oltre 600 uffici del giudice di pace, compreso quello di Fasano che ha giurisdizione anche nel territorio di Cisternino. L'impegno assunto ad ottobre, però, ora non ha più valore e dovrà essere ripresentato dai due sindaci se vorranno mantenere l'ufficio. E' un atto dovuto alla cittadinanza fasanese stanca delle tante spoliazioni degli ultimi anni.
di Alfonso Spagnulo
09/02/2013 alle 07:04:51
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